Ipotesi di rinnovo CCNL della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza: un’elemosina?

Appena data la notizia dell’ipotesi di accordo per rinnovare il neobattezzato CCNL della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza (che di nuovo sembra abbia solo il nome, visto che imbelletta un contratto scaduto ormai da 8 anni), già fioccano le critiche. Se il nodo era infatti la questione economica, con richieste sindacali ritenute per anni “insostenibili” dalla parte datoriale, c’è da chiedersi se davvero valeva la pena di aspettare tanto, per ottenere 50 euro lordi mensili e 400 euro per una vacanza contrattuale di 8 anni. Ce lo chiediamo noi e se lo chiedono in molti. Riportiamo di seguito, tra le tante testimonianze, il comunicato stampa del COBAS Settore Vigilanza. 

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Nuovo CCNL Vigilanza Privata e servizi di sicurezza: c’è l’accordo

Dopo quasi otto anni di trattative e infiniti momenti di stallo e molteplici mobilitazioni sindacali, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, assieme ad Anivip, Assiv, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi e UNIV hanno siglato un’ipotesi di accordo per il nuovo CCNL Vigilanza Privata e servizi di sicurezza, ora sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori e degli organismi associativi. L’intesa triennale decorre da domani 1 giugno 2023 e resterà in vigore fino al 31 maggio 2026.

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Security manager obbligatorio per le infrastrutture critiche del Friuli Venezia Giulia

Qualcosa si muove. E visto che non lo fa il Parlamento, ci pensano le Regioni (in altri casi la ASL). E’ il caso del Friuli Venezia Giulia, che nella sua legge regionale 03/032023 (art. 52) parla di “Security manager regionale per le infrastrutture critiche regionali”, conforme alla norma UNI 10459 e certificato, che si occupa di analizzare e gestire “tutti i rischi di natura dolosa e/o criminosa, colposa o accidentale” e di predisporre misure per monitorare e mettere in sicurezza le infrastrutture critiche del territorio. Un professionista in analisi del rischio che verrà interpellato, si spera, anche per la stesura dei bandi di gara per servizi di vigilanza privata, evitando – sempre si spera – corbellerie e intoppi (come questo, che sfiorava il ridicolo e che alla fine è stato annullato).

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Pegaso Security: 400 guardie giurate e 200 portieri da assumere

Pegaso Security cerca 800 nuove figure: 400 guardie giurate; 200 portieri e 200 scaffalisti sull’intero territorio nazionale, con contratti a breve o lungo termine a seconda della sede di interesse. Il gruppo di Pegaso Security ha chiuso con un ottimo fatturato nel 2022 e prevede di triplicarlo, arrivando a 70 milioni di euro: l’aumento di volume d’affari impone dunque un ampliamento d’organico, che già conta oltre 1000 persone tra vigilanza, controllo accessi, portierato, impianti di sicurezza, ecc.

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Rinnovo del CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari: finalmente ci siamo?

Il 29 maggio Canale Europa Tv ha intervistato il Presidente di ConFederSicurezza e Servizi Luigi Gabriele, che ha fatto il punto sulle sofferte trattative per il rinnovo del CCNL del settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Dopo 8 anni di gestazione, sembrerebbe infatti – stando alle parole del Presidente Gabriele – giunto in momento di trovare una chiusura soddisfacente della trattativa.

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