Ne parliamo con Parmenio Stroppa,
Presidente E.Bi.N.Vi.P. – Ente Bilaterale Nazionale Vigilanza Privata
Se con l’accordo separato il CCNL diventa un contratto di regole, la partita economica si gioca ora sui tavoli territoriali. E’ per questo che si sente parlare di aumenti ridotti all’osso, in taluni casi addirittura di “contratto in perdita”?
L’accordo separato prevede unicamente che il CCNL studi e ratifichi delle soluzioni relative alla parte regolamentare e che la parte economica si riferisca non più all’inflazione programmata, bensì ad un altro parametro – comunque oggettivo e prevedibile – ossia l’IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell’Unione), un indice che in prospettiva porterà ad un sensibile miglioramento delle attuali condizioni. I contratti “in perdita” non sono nemmeno ipoteticamente ammissibili: è la stessa Costituzione a sancire il diritto dei lavoratori a non subire modifiche in pejus del proprio trattamento.