Gli investigatori privati e la riforma

TORINO – Siamo in fase di risveglio delle coscienze per la professione investigativa.
Risveglio da parte della autorità dopo quasi 70 anni di malcelato disinteresse; risveglio normativo con il DM sulla capacità tecnica; risveglio dei media, che cominciano a capire che investigazioni non è sinonimo di voyeurismo e corna, ma anche di indagini difensive, di osservatorio sociale sulla devianza minorile, di salvaguardia da accuse infamanti o da minacce più o meno insinuanti.

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Investigazioni private: quale futuro? – 55° congresso Federpol

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TORINO – E’ un momento cruciale per gli investigatori privati. Dopo anni di diffuso dilettantismo, il DM sulla capacità tecnica ha dato una regola alla professione investigativa, imponendo nuovi sacrifici ma aprendo anche nuovi scenari per chi intende operare con etica e coscienza. Per cogliere appieno le opportunità della riforma, è però essenziale avere ben chiaro di cosa si tratta e come si può volgere in vantaggio ciò che a prima vista appare solo penalizzante. E’ inoltre di cruciale importanza, anche alla luce delle nuove figure professionali introdotte dalla riforma, definire un modello contrattuale univoco e adeguato alle esigenze e alle professionalità messe in campo nel settore. Di questo ed altro si parlerà al 55esimo congresso nazionale di Federpol  (Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni, per le Informazioni e per la Sicurezza), dall’eloquente titolo: “Investigazioni private: quale futuro? La riforma della professione, tra opportunità e rischi“.

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Formazione continua e investigazioni private: quali novità?

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Qualità, professionalizzazione, formazione, specializzazione, aggiornamento, titoli di studio, laurea.
Questi argomenti sono diventati di primaria importanza per la sicurezza sussidiaria, soprattutto alla vigilia di una riforma che incardina il nuovo impianto sulla qualità degli operatori. Certo non a tutti piace il nuovo sistema, ma non ci sono alternative: o dentro o fuori. Quindi è meglio capire come cambia l’attuale impianto formativo dopo il DM sulla capacità tecnica. Ad esempio, in assenza di corsi accreditati dal ministero dell’Interno, hanno ancora valore i corsi erogati fino adesso? Per il mondo delle investigazioni private lo chiediamo a Gaetano Bernieri, Vice-Presidente Federpol e Coordinatore Nazionale della Formazione Professionale.

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Investigatori privati per difendersi dallo stalking

CHIAVARI – Lo stalking è ormai rubricato all’articolo 612-bis del codice penale italiano e censura gli atti persecutori, ai danni di una donna ma anche di un uomo, volti ad ingenerare ansia, ossessione e paura nella vittima. Questi atti (dal messaggino, all’appostamento) possono potenzialmente sfociare in atti lesivi, danneggiamenti, estorsioni o molto peggio – marchiatura a fuoco e omicidi sono purtroppo elementi di cronaca. Finora il maggior picco di denunce – e di arresti – si è registrato in Lombardia.

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Capacità tecnica: si può ancora fare l’investigatore con la licenza media?

Spettabile redazione di www.vigilanzaprivataonline.com,
sono titolare di un istituto di investigazioni private 
da quasi tre anni, dopo aver fatto il collaboratore per quasi sette. E ora, grazie al DM sulla capacità tecnica, rischio di ritrovarmi senza licenza. Secondo il DM devo infatti prendere parte ai corsi di formazione ma non ho il diploma di scuola media superiore.   Probabilmente prima del prossimo anno non potrò dare l’esame, quindi quale percorso posso intraprendere? E ci starò con i tempi?

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