Vigilanza privata: IVRI entra in ASSIV

ROMA –  IVRI, Istituti di vigilanza riuniti d’Italia S.p.A., attiva in 31 province italiane, ha aderito ad ASSIV, associazione di categoria della vigilanza privata che fa parte del sistema Confindustria.
IVRI impiega 2.828 addetti, di cui 2.367 guardie giurate armate, e fornisce servizi a oltre 60.000 clienti, con un fatturato di 200 milioni di euro e 187 milioni di euro di ricavi annui.

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Vigilanza privata: sempre meno istituti e guardie giurate

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Se ancora nel 2009 c’era una parvenza di tenuta, nel 2010 è calato tutto.
Gli istituti di vigilanza privata sono scesi da 879 a 860 e le guardie giurate sono passate dai 51.000 lavoratori del 2009 ai 47.945 addetti del 2010. Parliamo di un – 6%; lo stesso decremento che ha colpito i dipendenti specificatamente decretati come gpg. E siamo solo al 2010: chissà cosa ci riserveranno i consuntivi 2011. Tra l’altro c’è il rischio che, calando le guardie, calino anche i fatturati e riparta il circolo vizioso “meno fatturato – meno guardie – ancor meno fatturato – ancor meno guardie”. E via così, alla faccia della tenuta dei livelli occupazionali.

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Circolare sugli appalti e vigilanza privata: il commento

Ministero-LavoroSul sito di Federsicurezza è reperibile un articolato commento di Angela Gabriele al nuovo “quadro giuridico degli appalti” disegnato dalla Circolare del Ministero del Lavoro del 10.02.2011, n.5.
Ne avevamo già accennato in un precedente articolo, analizzando le novità a volo d’uccello e sottolineando le connessioni tra la circolare in oggetto e le negoziazioni per il rinnovo del CCNL sulla vigilanza privata. Oggi proponiamo un esteso commento giuridico, ringraziando l’autrice e Federsicurezza per l’autorizzazione alla ripubblicazione.

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Appalti, sicurezza e vigilanza privata: abbasso il ribasso

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ROMA – Basta appalti al ribasso! Soprattutto se incidono sulla sicurezza di chi lavora. L’ha detto il ministro del Lavoro Sacconi in una c ircolare dello scorso 11 febbraio (n. 5/2011), che sottolinea i rischi delle scelte di esternalizzazione “disinvolte”, soprattutto in relazione ai possibili riflessi per la sicurezza dei lavoratori. La circolare richiama ad un’attenta disamina dei costi del lavoro e della sicurezza: tali costi sono incomprimibili, pertanto non assoggettabili a ribassi e comprensivi anche degli oneri derivanti da altre prescrizioni, come (e qui la circolare riporta un esempio azzeccato) la tabella dei costi della vigilanza privata del D.M. 8 luglio 2009. Una piccola-grande vittoria per il nostro settore.

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Vigilanza privata: aria di acquisizioni

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Centosessantasei Istituti di Vigilanza che continuano a vendere in perdita; 89 imprese che rischiano di abbandonare il mercato nel 2011 e una situazione economica globale che sta influenzando molto negativamente anche un settore ritenuto (a torto) resiliente alla crisi.  Infine, una concorrenza sempre più agguerrita che rende inevitabili operazioni di acquisizione e riordino nella scacchiera competitiva sempre più profonde e incisive.

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