ROMA – Inutile raccontarsela: gli investigatori privati non sono mai piaciuti granché alla stampa.
Sui giornali si parla di investigazioni solo in termini scandalistici: dalla violazione della privacy, agli illeciti degli operatori senza scrupoli. Questa miope considerazione dei media ha contribuito a costruire un’immagine falsata, spesso torbida, dell’investigatore privato, che nell’immaginario collettivo è una specie di “voyeur” dedito ad intrufolarsi nelle nostre marachelle coniugali.