Sfera di applicazione, rilancio del secondo livello di contrattazione, classificazione del personale, stabilità occupazionale nei cambi di appalto, salute, sicurezza e riconoscimento della professionalità con la richiesta di un aumento salariale di 125 € al IV livello. Sono questi i punti cardine della ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, scaduto il 31 dicembre del 2015, presentata dai sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs alle associazioni datoriali del settore. Questo il comunicato rilasciato oggi alla stampa da Fisascat-Cisl.
Nella proposta unitaria, si legge nel comunicato, trovano spazio anche i capitoli relativi alle relazioni sindacali, al mercato del lavoro, ai congedi e permessi, all’infortunio, alla rappresentanza, alla bilateralità e al welfare contrattuale riferito alla previdenza integrativa. Le tre sigle puntano alla definizione di un nuovo contratto nazionale di lavoro che supporti un settore duramente provato dalla crisi economica e che sopperisca la carente evoluzione normativa di riferimento.
«I ritardi nel completamento delle riforma del settore da parte delle istituzioni, il ridimensionamento delle condizioni imposto negli appalti hanno infatti inficiato alcuni obiettivi che le parti hanno riposto nella contrattazione collettiva; a ciò si aggiunge un’incapacità delle imprese di pensare in termini prospettici e di sviluppo, facendo emergere al contrario un imbarbarimento del mercato, una concorrenza al massimo ribasso negli appalti e un’azione disinvolta nella pratica del dumping contrattuale» si legge nella premessa del documento.
Per Fisascat è urgente riqualificare il comparto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari anche superando le diverse impostazioni che hanno caratterizzato il precedente rinnovo contrattuale. «La sintesi unitaria si inserisce proprio in un momento in cui è necessario definire un quadro di regole certe e condivise per respingere comportamenti elusivi e per contrastare il dumping contrattuale, fenomeno purtroppo frequente nel comparto dei servizi» ha dichiarato il segretario nazionale della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice. «In questo contesto è importante dare un riconoscimento alle professionalità dei 50mila addetti che vi operano attraverso un aumento economico importante che non solo garantisca il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni ma che tuteli le peculiarità delle attività svolte» ha concluso il sindacalista.
La piattaforma unitaria sarà sottoposta alla consultazione dei lavoratori; l’approvazione definitiva avverrà a Roma il 21 luglio nel corso dell’assemblea nazionale dei delegati.
Ufficio Stampa Fisascat Cisl Nazionale