La “corsa agli armamenti” con difese sempre più forti per i furgoni e armi sempre più potenti per le guardie giurate non è la risposta ai continui attacchi al trasporto valori, che sono ben localizzate in aree specifiche del paese. Sarebbe ora che lo Stato combattesse il fenomeno, tuona Bastiancontrario. Gli fa eco Luigi Gabriele, Presidente di Confedersicurezza, ricordando che, in assenza di adeguato controllo del territorio da parte delle FFOO, aumentare la corazza non equivale ad aumentare la sicurezza di chi disgraziatamente trasporta valori, ma solo aumentare i costi. Leggiamo assieme la sua lettera.
Caro Bastiancontrario,
in fondo in fondo l’unicità può essere un valore, credo, anche se si concretizza nell’unico lettore, ma siccome so di non essere l’unico lettore, allora nemmeno questo titolo posso esibire…Celia affettuosa a parte, mi metti in difficoltà nel momento in cui mi richiami alla realtà e, pensando al dito del quale si sta dicendo, mi viene in mente l’uso conclamato dello stesso per l’approccio alla famosa – famigerata Nutella!
Aggiungo che a volte mi sembra di stare sul set di Scherzi a parte, mentre invece la scena è quella di un momento di confronto istituzionale di indubbio valore, che forse andrebbe diversamente gestito.
Tralascio di evidenziare che, da quando esiste la possibilità di sparare colpi con qualsiasi arma, di qualsiasi calibro, è partita la gara senza fine “proiettile contro corazza e/o viceversa”, gara ben nota a chi come, Ufficiale di complemento dell’Esercito Italiano in congedo, Granatiere “carrista”, nipote di Ufficiali di carriera di Artiglieria, un minimo di pratica l’ha acquisita.
Peraltro quest’incremento di costo, quindi di spesa, quindi di corrispettivo del servizio, non sarebbe, se non nel brevissimo periodo, finché cioè non parta la citata rincorsa, un deterrente valido, e non essendo spesa pubblica non verrebbe incontro alla richiesta del quarantasettesimo Presidente USA di elevare la percentuale di spesa per la Difesa almeno al 2%…
Peraltro, infine, costituirebbe l’ennesimo alibi al palesemente insufficiente controllo del territorio, certo non addebitabile soggettivamente ad alcuno, ma conseguenza oggettiva di mancati o comunque non rispondenti interventi di prevenzione programmata.
Non si intende qui infierire contro chi esegue con ammirevole dedizione e disciplina direttive poco calate nella realtà. Si evidenzia un più che palese e doloroso stato di fatto.
Quando poi si pensa alla fortuita coincidenza della ripetizione dei fatti su piste che hanno visto già le diligenze assalite ed espugnate…Che dire, ben venga un moderno Wyatt Earp, ci mancherebbe. Certo una replica moderna di Carovana di fuoco forse attirerebbe i nostalgici del western duro.
Certo è però, ad oggi, che aumentare la corazza, sortirebbe solo un certo aumento di costi ed un temporaneo, molto temporaneo, attutimento di rischio e, forse, una selezione di mercato …tra gli operatori. Chiedo perdono non son Andreotti, ma riconosco che alcuni dei pensieri allo stesso attributi hanno sempiterna validità: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si piglia.
Un abbraccio ed un grazie per le sempre più necessarie stimolazioni cerebrali!
Luigi Gabriele, Presidente di Confedersicurezza
P.S. nulla da aggiungere alle valutazioni corrette sul caso Striscia. Temo che spesso si scrive per affermare di esistere…