Vigilanza Privata e contratti integrativi regionali: senza rinnovo c’è disparità

24 Giu 2025

di Ilaria Garaffoni

Se ci sono voluti 8 anni per rinnovare un CCNL il cui aumento salariale vedrà pieno completamento soltanto a Dicembre 2026, nella vigilanza privata è già tempo di preoccuparsi del rinnovo dei contratti integrativi regionali. Molti di questi sono infatti scaduti e non sono stati rinnovati, generando – oltre a nuova incertezza nei lavoratori – anche disparità salariali tra regione e regione. La partita dei contratti regionali è del resto fondamentale non solo per i salari, ma anche per le condizioni di lavoro (orari, turni, sicurezza, formazione, buoni pasto, ecc). Ce lo ricorda in questa lettera Angelo Sifrido Mancin, da sempre impegnato nelle problematiche delle guardie giurate.

Caro Direttore

in Italia la vigilanza privata è un settore con stipendi che, in media, si attestano tra i più bassi.
Le guardie giurate e gli operatori di sicurezza percepiscono infatti stipendi che si attestano intorno ai 1000-1300 euro lordi mensili, con una paga oraria che può essere inferiore ai 7 euro. Questo nonostante il lavoro comporti spesso turni prolungati e rischi, come evidenziato da diverse fonti. 


Molti contratti integrativi regionali sono scaduti e non sono stati rinnovati, lasciando i lavoratori con retribuzioni insufficienti e condizioni di lavoro precarie. Il rinnovo di questi contratti, insieme a un aumento dei salari, è fondamentale per garantire una maggiore stabilità economica e migliori condizioni di lavoro per i dipendenti del settore. Tra l’altro si sta creando una situazione di incertezza e disparità tra i lavoratori. Questo significa che i lavoratori di diverse regioni potrebbero avere condizioni contrattuali differenti e, in molti casi, meno favorevoli rispetto a quelle previste dai contratti scaduti.


I salari nel settore della vigilanza privata sono spesso bassi e non tengono conto del rischio e della responsabilità che i lavoratori affrontano quotidianamente. Un aumento dei salari sarebbe un passo importante anche per riconoscere il valore del lavoro svolto e migliorare la qualità della vita dei lavoratori. È necessario un forte impegno nella contrattazione collettiva per raggiungere accordi che siano equi e sostenibili per tutti i lavoratori del settore.


Oltre ai salari, è importante considerare anche altri aspetti legati alle condizioni di lavoro, come gli orari, i turni, la sicurezza sul lavoro e la formazione. I rinnovi dei contratti integrativi regionali sono fondamentali per garantire la stabilità del settore, la qualità dei servizi offerti e il benessere dei lavoratori. Inoltre, l’erogazione dei buoni pasto deve essere estesa a tutti i lavoratori che ne sono attualmente esclusi. Questo rappresenta un diritto fondamentale per garantire una pausa pranzo dignitosa e un sostegno economico ai lavoratori. È poi necessario verificare che le modalità di erogazione dei buoni pasto siano adeguate e che non vi siano discriminazioni.


In sintesi, il settore della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza necessita urgentemente di rinnovare i contratti integrativi regionali e di ottenere salari più dignitosi per i lavoratori, al fine di garantire un futuro stabile e sostenibile per il settore stesso.

Distinti saluti

Angelo Sifrido Mancin

(Esponente della categoria, impegnato nella sensibilizzazione sulle problematiche riguardanti le guardie giurate).

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