Stop al tetto nella circolazione del contante: il trasporto valori soffre

22 Dic 2021

di Ilaria Garaffoni

Per Assovalori, Associazione che riunisce le aziende del trasporto valori, il decreto Milleproroghe – atteso entro Natale – potrebbe essere un’occasione per chiedere un rinvio ai limiti di trasferimenti di contante previsti per il nuovo anno. Tali limitazioni, oltre a violare la libertà di scelta sul metodo di pagamento dei cittadini, metterebbero ulteriormente in crisi il comparto della vigilanza privata e del trasporto valori, già duramente segnato dalla pandemia, quando il contante venne additato (senza evidenze scientifiche) come veicolo di diffusione del contagio. Per il Presidente Antonio Staino, che si rivolge in particolare alle forze politiche impegnate ad alzare i limiti di spesa tramite cash, basterebbe un intervento nel Milleproroghe. In ogni caso Assovalori continuerà la sua battaglia “per l’abolizione di qualsiasi tetto all’uso del contante, come avviene in Germania e in altri Paesi europei”. Le stesse istituzioni finanziarie UE hanno in effetti giudicato un errore le limitazioni imposte alla circolazione del contante, sottolineando che si tratta dell’unica moneta con corso legale.
Soprattutto è stato dimostrato che porre un tetto al cash non contrasta l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro sporco (ragioni dichiarate dell’imposizione di un tetto): “tali provvedimenti finiscono solo per rafforzare le multinazionali della moneta di plastica e chiunque ottenga profitti dai pagamenti elettronici. Un rinvio della riduzione al tetto dell’utilizzo del contante, invece, porterebbe a un doppio risultato positivo: da una parte favorire la concorrenza commerciale in un momento di rilancio dell’economia, e dall’altra tutelare la libertà di scelta dei cittadini sul metodo di pagamento preferito” conclude Staino.

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