ROMA – Lo scorso 25 luglio i delegati Filcams Cgil della vigilanza privata hanno protestato contro il mancato rinnovo di un CCNL scaduto da oltre 30 mesi e che starebbe facendo perdere alle guardie giurate un potere d’acquisto di quasi 3.000 euro. La trattativa è complicata – denuncia Sabina Bigazzi, responsabile del settore vigilanza privata in Filcams Cgil, anche per le divisioni all’interno della parte datoriale. Ma c’è un danno ulteriore per gli addetti, che deriva da una frequente disapplicazione delle nuove regole in materia di appalti. Spesso, infatti, viene tuttora affidata ai portierati anche la vigilanza su luoghi sensibili. Le Prefetture romane e milanesi hanno ricevuto i delegati sindacali, impegnandosi a sensibilizzare le parti per una rapida ripresa delle trattative. Si profila infatti il rischio che la divisione tra le imprese possa degenerare in una spaccatura del CCNL in due distinti contratti: uno di matrice Assiv e uno Federsicurezza.