Nuovo Codice Appalti: cosa cambia per la vigilanza privata?

Appalti, croce e delizia della vigilanza privata. Lo scorso dicembre è stato approvato, in esame preliminare, un decreto che riforma il Codice dei contratti pubblici e diventerà operativo per i nuovi procedimenti dal 1° aprile 2023 (dal 1/07/2023 anche per i procedimenti in corso). Ma cosa cambia, in particolare per la sicurezza privata? La prima questione è che la verifica di congruità per offerte anormalmente basse non sembra essere più obbligatoria….con quali conseguenze? L’abbiamo chiesto all’Avv. Massimiliano Brugnoletti (Studio Brugnoletti & Associati – Milano, Palermo, Bologna), che organizza per i soci
UNIV tre incontri formativi online il 13, 20 e 27 marzo (h 15-16.15). Info: segreteria@univigilanza.it

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Gara per vigilanza privata di Regione Lazio: manca anche il numero di guardie richieste

Abbiamo già analizzato in altro articolo le anomalie del bando di gara emanato da Regione Lazio per l’affidamento dei servizi di vigilanza privata armata, portierato, telesorveglianza e televigilanza con pronto intervento, trasporto valori e manutenzione degli impianti di sicurezza. In questa intervista ad Alessandro Pimpini, Vice Presidente di UNIV – ConFederSicurezza, ci addentriamo nelle molteplici imprecisioni tecniche presenti nel documento, che di fatto precludono la partecipazione alla gara di gran parte di operatori.

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Appalto Vigilanza Privata Regione Lazio: dubbi a profusione

bombaE’ super polemica sulla gara, a procedura aperta, per l’affidamento dei servizi di vigilanza privata armata e guardiania, inclusi telesorveglianza e televigilanza con pronto intervento, trasporto valori e manutenzione degli impianti, per le amministrazioni della Regione Lazio (comprensivi dei municipi di Roma e di altri Comuni laziali). Il bando, per un appalto del valore di quasi 90 milioni di euro spalmati in quattro anni, lascia perplessi per molteplici anomalie. Vediamole.

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Massimo ribasso: pericolo scampato per la vigilanza privata

Sospiro di sollievo per la mancata reintroduzione del criterio del massimo ribasso come regola per l’aggiudicazione delle gare d’appalto, paventata dal Decreto Semplificazioni 2021 e stralciata in corner. Meno buona la scelta innalzare il tetto del subappalto al 50% fino al 31 ottobre, per poi abolire ogni limite. Temi che allarmano il comparto sicurezza e vigilanza privata, labour intensive e delicatissimo per contenuti e possibile impatto sulla collettività. Ci siamo confrontati con Lorenzo Manca, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sicuritalia.

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