Guardie giurate nelle città pagate con le tasse di soggiorno?

Pubblichiamo la lettera di un Security Manager sul protocollo “Mille occhi sulle città”, che prevede funzioni di osservazione e raccolta di informazioni sul territorio da parte della vigilanza privata a fini di sicurezza urbana. Il tutto, però, A-GRATIS. Affinchè tali servizi possano trovare il giusto riconoscimento, chi ci scrive ha pensato alla tassa di soggiorno: perchè non riservare una parte del gettito ai servizi sussidiari di sicurezza nelle città, come già avviene per i servizi di security con le tasse aeroportuali e portuali? Perchè non utilizzare anche per le gpg che contribuiscono alla sicurezza urbana lo stesso DM 154/2009 che, tra le mansioni delle guardie giurate impegnate in porti/aeroporti/ferrovie/metropolitane, annoverano proprio un “dovere di osservazione e segnalazione” di ciò che può avere rilievo per la sicurezza dei cittadini? Riflettiamoci.

Continua a leggere

Mille occhi (delle guardie giurate) sul territorio per la sicurezza pubblica e urbana

Torna il Protocollo Mille Occhi sulle Città, esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato che riconosce una funzione sociale alla vigilanza privata, ipotizzando l’impiego di guardie giurate quali “occhi vigili ed addestrati” sul territorio, in grado di osservare e raccogliere informazioni che possano rivelarsi di interesse per le forze di polizia, in termini sia di prevenzione che di repressione dei reati, come pure per la polizia municipale in materia di sicurezza urbana.

Continua a leggere

Steward “urbani” per controllare il territorio: e la vigilanza privata?

Un DDL della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di sicurezza e polizia locale affida agli “steward urbani” le attività finalizzate a migliorare la percezione di sicurezza della cittadinanza, facilitare la fruibilità e la vivibilità degli spazi pubblici. Queste figure dovranno operare entro i limiti individuati dalla norma nazionale, con compiti sussidiari e sotto la direzione della polizia locale. Ok, ma perchè gli steward, che dovrebbero stare negli stadi? E a proposito: chi sono gli steward “urbani”? Quali competenze hanno? Siamo d’accordo che queste forme di controllo del territorio non siano propriamente servizi a tutela dei beni mobili e immobili (che sarebbe la tipica attività delle guardie giurate), ma tanto meno possono essere assimilabili ai servizi di sicurezza negli stadi (che sarebbe il territorio elettivo degli steward) o ai controlli nei locali di pubblico spettacolo (che sarebbe appannaggio degli ex-buttafuori). E in questo DDL a noi sembra che si parli – vogliamo chiamarla con il suo nome? – di protezione della persona. E’ stato dunque sdoganato questo totem?

Continua a leggere

Mantovano: Chi guarda le guardie

On. Alfredo Mantovano

Il sistema della sicurezza non si esaurisce col lavoro delle forze di polizia, che pure mantengono un ruolo centrale e prevalente, ma può contare su altri importanti soggetti, dalla polizia locale ai sindaci, fino alla vigilanza privata: nessuno di costoro recita una parte marginale, da ritenere di serie B o C. Ciascuno è chiamato a svolgere una parte propria, in stretta collaborazione con gli altri soggetti. In quest’ottica il Parlamento sta lavorando a una riforma della legge quadro sulla polizia locale; nella stessa ottica, da quando si è avviata la legislatura, ai sindaci sono stati conferiti nuovi e più precisi poteri, per esempio attraverso lo strumento della ordinanza di sicurezza urbana o il potere di iniziativa per l’utilizzo dei volontari della sicurezza (le cosiddette ronde).

Continua a leggere

Mantovano incontra la vigilanza: capacità tecnica, network, area grigia

(ROMA) L’11 novembre il sottosegretario all’Interno con delega per la pubblica sicurezza Alfredo Mantovano ha incontrato al Viminale i rappresentanti delle associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali del settore vigilanza privata.
Se il tema principale era la riedizione del progetto “Mille Occhi sulla Città” (un protocollo per la condivisione di informazioni tra istituti di vigilanza e forze dell’ordine, e tra gli stessi istituti, i sindaci e la polizia locale), il tavolo è anche stato un’occasione di aggiornamento e di dialogo sui nodi ancora irrisolti in merito ai decreti attuativi della riforma del settore.

Continua a leggere