Salari degli operatori fiduciari = sfruttamento dei lavoratori? Un esposto Uiltucs alla Procura della Repubblica

Dopo la class action di Filcams CGIL e Fisascat CISL per disapplicare gli indegni salari degli operatori fiduciari previsti dal CCNL della Vigilanza Privata, Uiltucs UIL presenta un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare lo sfruttamento dei lavoratori secondo l‘art 603 bis del Codice Penale, che punisce con la reclusione da 1 a 6 anni e con la multa da 500 a 1.000 euro/lavoratore, chiunque recluti manodopera da destinare al lavoro presso terzi oppure impieghi manodopera in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno di chi cerca lavoro. Tra gli indici di sfruttamento, il Codice annovera il ripetuto pagamento di retribuzioni sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro. I quasi 4 euro lordi degli operatori fiduciari rientrano per caso nella fattispecie?

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CCNL Vigilanza Privata e sicurezza: passi avanti (o indietro)?

Quanti passi avanti, e quanti indietro, bisogna fare per restare fermi sempre nello stesso punto? La cronaca: lo scorso 8 novembre c’è stato l’ennesimo incontro tra sindacati e associazioni di categoria per il rinnovo del CCNL per Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza. Per l’ennesima volta, non si è entrati del dettaglio e ci sono stati rinvii ad ulteriori incontri ed ulteriori approfondimenti, con irrigidimenti su alcuni punti. Melina? Fuffa? C’è di nuovo che, dopo tanti mesi di lavoro in sede ristretta, UILTUCS-UIL indice una riunione dell’attivo nazionale unitario. Di seguito le poche novità ad oggi, in un comunicato dello stesso sindacato.

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CCNL Vigilanza privata: due incontri e ancora dubbi

Dopo lo sciopero della Vigilia di Natale, i sindacati FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS- UIL sono tornati al tavolo delle trattative con le Associazioni datoriali per parlare di rinnovo del CCNL della Vigilanza Privata e dei servizi fiduciari. Nei due incontri le parti sociali si sono confrontate in tema di orario di lavoro, mercato del lavoro e classificazione sulla base delle nuove proposte di parte datoriale.

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24 dicembre 2020: sciopero della vigilanza privata

E’ una vigilia di protesta e rivendicazione per i circa 100.000 operatori della vigilanza privata e addetti alla sicurezza, che dopo 54 mesi di trattative, non vedono alcuno spiraglio per rinnovare il CCNL di settore. Oggi 24 dicembre il settore è dunque in sciopero nazionale. È questa la conclusione cui si è arrivati l’11 dicembre 2020, dopo l’ennesimo incontro infruttuoso tra Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS UIL con le associazioni datoriali: “una decisione assunta non a cuor leggero”, spiegano i sindacati, “nella consapevolezza che il paese sta attraversando una fase difficilissima, ma resa inevitabile dall’intransigenza delle imprese del settore che, incuranti del tempo trascorso senza alcun adeguamento salariale e nelle tutele, strumentalizzano la situazione al solo fine di rinviare sine die il rinnovo del CCNL”.

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CCNL Vigilanza Privata: nulla di fatto, con qualche spiraglio

Apparente nulla di fatto, seppur con qualche luce all’orizzonte, per l’ultimo incontro tra le parti sociali per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza. Nelle intenzioni, si legge in un comunicato UILTUCS-UIL, l’appuntamento doveva appurare la volontà di giungere ad un accordo in tempi brevi, tenuto conto che – a parte il salario – tutti gli argomenti erano stati approfonditi in 5 anni di trattative. “L’approccio delle Associazioni Datoriali – continua però il comunicato – è stato negativo: di fatto, un arretramento su Classificazione unica, Cambio di appalto, secondo livello di contrattazione e l’affermazione che – data l’emergenza in atto – i margini economici per un adeguamento salariale sono ridottissimi. La discussione ha vissuto momenti di difficoltà ma la conclusione lascia aperto uno spiraglio che, a questo punto, riteniamo vada esplorato fino in fondo”.

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