Concentrazione e ristrutturazione sembrano essere le parole chiave del settore sicurezza privata. In testa al processo, il gruppo Biks guidato dalla famiglia Basile e composto da Ksm, Sicurtransport, Sicurcenter, Saetta Trasporti, Argo e Ivri (l’assett principale, con 240 milioni di fatturato sui 450 del giro d’affari consolidato del gruppo). Come annunciato all’Ivri Forum, il primo passo per il consolidamento è stato un aumento di capitale di Ivri per una cifra sostanzialmente analoga a quella sborsata per la sua stessa acquisizione. Un’iniezione di capitale volta ad attivare nuove operazioni, sulla scorta della partnership tecnologica già messa in campo con l’israeliana Lotan Hls&Defense.
I rumours dicono che un possibile obiettivo potrebbe essere Axitea, tra i leader italiani nella vigilanza privata, il cui concordato preventivo è ora al vaglio del Tribunale di Milano (la riseva sarà sciolta a fine gennaio). Staremo a vedere: quel che è certo – lo ha detto Rosario Basile in persona – è che Ivri intende essere il primo polo italiano – e non solo – della sicurezza per i servizi di vigilanza ma anche sul fronte dell’evoluzione tecnologica integrata. Il tutto in previsione di un futuro, potenziale, ingresso in borsa.
Se ci riuscisse, sarebbe il primo gruppo italiano della sicurezza a venir quotato in borsa.
La vigilanza privata “si concentra”, con Ivri in testa
di Ilaria Garaffoni