Vigilanza Privata 2013: un inizio en rallentie

16 Gen 2013

di Ilaria Garaffoni

rallentyUn inizio d’anno en rallentie per la vigilanza privata del 2013, con la contrattazione ferma e il mercato ancor più fermo.
Volano invece i servizi fiduciari, ausiliari, sussidiari, integrati o come li vogliamo chiamare (portierati? Forse riduttivo, ma senz’altro più chiaro).
E’ infatti di oggi la notizia della firma tra Federsicurezza/Uiltucs di un “Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti servizi ausiliari, fiduciari e integrati resi alle imprese pubbliche e private”. (clicca qui per saperne di più).

Circolano inoltre voci – tutte da verificare – di grandi movimenti societari: dopo il caso Dual Service, anche un Istituto di Vigilanza  “top” sembrerebbe purtroppo rischiare il default, con annesse e connesse voci di acquisizioni, proposte, rifiuti e controproposte. In assenza di certezze, lasciamo aperto il totoistituto ai nostri sagaci lettori.

Sotto il profilo normativo, resta sospesa la faccenda degli ex-buttafuori, essendo ormai scaduta – e non rinnovata – la proroga per l’iscrizione degli addetti alla security nello spettacolo nelle relative liste prefettizie (clicca qui per saperne di più).
Ciò significa che quanti hanno finora operato senza numero di iscrizione, ma con in mano la data di consegna dell’istanza in Prefettura, dal 31 dicembre scorso sono fuori legge.
Ora, Questure e Prefetture sono senza dubbio sottodimensionate, ma questi ritardi impediscono alle aziende di lavorare in un periodo in cui la parola “lavoro” è di per sé un miraggio. Per non parlare della concorrenza sleale che può generare questa impasse amministrativa, che vedrà gli operatori seri astenersi dall’acquisire ingaggi e i soliti noti prosperare indisturbati. Tra l’altro, la documentazione prodotta per l’iscrizione è piuttosto dettagliata, quindi viene da chiedersi il perchè di tali lungaggini, soprattutto su piccole Province. Si intervenga, e in fretta.

Novità anche per il mondo della pirateria marittima, il cui Decreto – già iscritto in Gazzetta Ufficiale – si avvia ad essere ormai pubblicato.
Va però detto che nel Decreto Stabilità è passato l’emendamento che permette, fino al 30 giugno 2013 (rinnovabile), alle guardie giurate decretate di svolgere servizi di antipirateria marittima anche in assenza del superamento dello specifico corso di formazione (tuttora inattivo), purchè i candidati possiedano determinati requisiti curriculari, ad esempio esperienze comprovabili in missioni di pace e in campo militare. Un emendamento che farà felici gli Istituti – alcuni di grande tradizione – che stanno già aprendo delle business unit specifiche.

Last but not least, lo scorso 10 dicembre il Ministero dell’Interno Dip. di PS (Affari della Polizia Amministrativa e Sociale) ha diramato una circolare esplicativa che risponde ad un paio di quesiti in materia di televigilanza e localizzazione satellitare dei veicoli: cliccate qui per saperne di più.

Ancora: il ministero si metterà presto al lavoro per dare corpo alla circolare attuativa del DPR 154 del 2009 (security nei porti), dove verranno indicati i famosi programmi di formazione per le guardie giurate e verranno meglio dettagliati gli ambiti applicativi.

Tutto sommato, c’è parecchia carne al fuoco per essere un inizio al rallentatore.
E per non essere da meno, www.vigilanzaprivataonline.com inaugura nel 2013 una nuova sezione dedicata alla vigilanza in aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e relativi mezzi di trasporto.
Perchè una sezione specifica?
Perchè la materia è specifica, sia dal punto di vista della contrattazione collettiva, sia sotto il profilo normativo, funzionale e formativo…ma soprattutto perchè ci è stato chiesto da voi. Quindi: eccola!

I Video


Consigliati


Archivi