Non è la prima volta che ne parliamo, ma stavolta l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato come vessatoria, ossia svantaggiosa per i consumatori, la clausola contrattuale di un Istituto di Vigilanza Privata che recitava: “Il presente accordo ha durata minima di anni tre. Nel caso in cui non venga inviata la disdetta dal cliente, da pervenire all’istituto di vigilanza almeno tre mesi prima della scadenza con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, l’accordo si rinnoverà per altri tre anni e così di seguito in mancanza di tempestiva disdetta”. Insomma, il rinnovo automatico nella vigilanza privata non va bene. A seguito dei rilievi espressi dall’Autorità su istanza di Federconsumatori Lucca, l’Istituto di vigilanza si è impegnato a modificare le clausole contrattuali in modo conforme al Codice del Consumo.
Rinnovo automatico di tre anni nei contratti della vigilanza privata: clausola vessatoria
di Ilaria Garaffoni