Trasporto valori stremato: oltre al Covid, la concorrenza sleale dei corrieri

06 Nov 2020

di Ilaria Garaffoni

ANIVP, ASSIV, Assovalori, Federsicurezza, Legacoop e UNIV, in rappresentanza del comparto vigilanza privata e sicurezza, hanno scritto al Ministero dell’Interno e a Banca d’Italia per evidenziare le difficoltà in cui versa il settore del trasporto valori e del trattamento del denaro. La riduzione del lavoro e la demonizzazione del contante dovuti al Covid-19 hanno contratto il fatturato di oltre il 30% da marzo a settembre scorsi e si presume che il mercato non tornerà comunque ai volumi originari (stimato -20%). La situazione è aggravata dalla concorrenza sleale di operatori esteri privi di licenza CIT o esposti a normative meno stringenti, o peggio di corrieri espressi che trasportano beni di valore. Tutti  soggetti non gravati dagli oneri e dalle responsabilità che pesano invece sui professionisti del settore.
Il comparto chiede che vengano presi immediati provvedimenti contro chi svolge attività abusive di trasporto di beni diversi dal contante (comunque soggetti al dettato del DM 269/2010 e norme correlate): attività spesso denunciate a livello locale, ma con risultati scarsamente apprezzabili. In un quadro di per sè complesso come l’attuale, la concorrenza sleale rende ancora più difficile per le aziende del settore sostenere gli oneri connessi alla normativa di riferimento, quella connessa alla sicurezza del trasportato e ai non meno gravosi obblighi antiriciclaggio.

 

I Video


Consigliati


Archivi