Posto che gli investigatori privati(non anche le guardie giurate, inspiegabilmente) avranno il tanto atteso tesserino con tutti i dati identificativi (nome-cognome-foto-qualifica-scadenza ecc) e dotato di elementi anticontraffazione, quali sono i meccanismi di richiesta e rilascio? E quali le scadenze?
Dopo mille peripezie, è finalmente in arrivo il famoso tesserino di riconoscimento per gli investigatori privati di cui si parla da almeno 10 anni. E’ stato infatti rilasciato lo “schema di decreto ministeriale di approvazione del modello di tesserino di riconoscimento previsto per i titolari di istituti di investigazione privata e gli investigatori privati dipendenti, ai sensi dell’art. 254, comma 3, del Regolamento d’esecuzione del T.U.L.P.S.”. Domanda: ma dato che c’erano, non potevano pensare anche al tesserino di riconoscimento per le guardie giurate, previsto all’art. 6, comma 2-bis del DM 269/2010? Evidentemente no.
Dopo mesi di silenzio, la sicurezza privata entra finalmente nell’agenda di Governo – dichiara Franco Cecconi, Presidente di AISS, Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria. L’Esecutivo ha infatti dato parere favorevole a un emendamento chiesto da AISS e presentato dall’On. Carmelo Miceli, Responsabile Sicurezza del PD, che impegna formalmente il Governo a “valutare l’opportunità di inserire, con impellenza, nel prossimo provvedimento utile o comunque nell’ambito di una revisione organica della disciplina delle misure di sostegno, le agenzie di sicurezza private (Codici Ateco: 80.20.00 servizi connessi ai sistemi di vigilanza; 80.30.00 servizi di investigazione privata; 81.10.00 servizi integrati di gestione agli edifici) tra le imprese beneficiarie dei provvedimenti adottati nell’interesse delle aziende in difficoltà”. Un emendamento necessario per sostenere tutte le imprese operanti nei settori più colpiti dal COVID-19, incluse quelle sinora dimenticate dai ristori (ma pur assai gravemente penalizzate), come le agenzie di sicurezza.
Un comparto che è rimasto senza mercato e senza aiuti, dimenticato dalla politica e dai ristori e che più di tutti soffre l’ombra scura di un Covid 19 che non ci restituirà più il mondo che conoscevamo prima. Parliamo dei servizi di controllo nei locali di pubblico intrattenimento,settore fermo da febbraio per la chiusura di eventi, pubbliche manifestazioni, fiere, entertainment, sport, discoteche, movida. Un settore cui è richiesta una professionalità garantita da licenza ex art. 134 TULPS e che vanta il maggior numero di ore di formazione obbligatoria del comparto. Un settore che, tuttavia, non gode di un codice ateco ad hoc e non ha sinora beneficiato dei ristori garantiti ad altre categorie.