A 5 giorni da Capodanno non si trovano gli addetti alla security

Mancano 5 giorni a Capodanno e non ci sono addetti alla security per le attività di intrattenimento e spettacolo. Il motivo? Lo stop di movida, eventi e fiere causato dalla pandemia ha bruciato migliaia di posti di lavoro e gli addetti hanno cercato altro. AISS – Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria – aveva avvertito le autorità, pregando di reimpiegare gli addetti alla sicurezza nella gestione del distanziamento siociale, ma è rimasta inascoltata. Quindi? Quindi finirà come sempre: si useranno le associazioni di volontariato, che – oltre a dequalificare il settore – abbassano le paghe eludendo tasse e contributi con i rimborsi spese. Capodanno col botto? Speriamo di no.

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Rientro a scuola: sussidi per gli addetti ai servizi di sicurezza e agli investigatori privati

Incubo rientro a scuola: complice l’inflazione dovuta alla crisi energetica e alla guerra, anche comprare libri e quaderni è diventato un salasso per le famiglie. Per questo il Presidente dell’ENBISIT e di AISS, Franco Cecconi, annuncia un piano straordinario volto a sostenere i dipendenti delle Agenzie di Sicurezza Sussidiaria non armata e degli Istituti Investigativi, promuovendo i sussidi previsti dal CCNL.

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Gli steward entrano nell’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria

L’Associazione Culturale SIA – Stewarding Italiani Associati confluisce all’interno dell’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria A.I.S.S.: a darne l’annuncio, a Roma, il Presidente di A.I.S.S. Franco Cecconi e il Presidente di SIA Jacopo Musciolà. “L’ingresso di SIA in A.I.S.S. è l’epilogo di mesi di condivisione degli stessi programmi”, ha dichiarato Jacopo Musciolà. “Riteniamo sia giunto il momento di creare un’unica figura professionale che unisca Steward calcistici e Addetti ai Servizi di Controllo, consentendo così di poter operare, con un unico corso di formazione, sia negli stadi sia nell’ambito dello Spettacolo (discoteche e concerti). “Con l’ingresso di SIA in A.I.S.S. si rafforza la capacità dell’Associazione di dare rappresentanza a settori della Sicurezza privata troppo spesso trascurati”, aggiunge il Presidente di A.I.S.S. Franco Cecconi: “i rappresentanti e gli associati SIA sono i benvenuti e andranno a rinforzare la capacità dell’Associazione di intercettare le istanze di un settore troppo spesso dimenticato”.

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Security in eventi e discoteche: benvenuti nel regno dell’abusivismo

Chi fa security per eventi e discoteche è stato il primo a fermarsi con il Covid e anche l’ultimo a ripartire. Non venendo impiegati in altre attività di controllo, gli operatori hanno dovuto cercare altre fonti di reddito e oggi, in piena ripartenza, non si trova personale autorizzato. Chi fa allora la security? Gli abusivi di pseudo-associazioni di volontariato, che offrono servizi a prezzi stracciati pagati a “rimborso spese” (che significa: no contributi, non tasse, ma anche zero formazione e zero controlli). Alla faccia delle Agenzie autorizzate ex art 134 TULPS, che sarebbero le uniche titolate ad operare questi servizi.

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Eurovision Torino, ci risiamo: security affidata ai volontari

Eurovision 2022: ancora una volta la sicurezza di un mega evento, di richamo internazionale, viene affidata alla buona volontà dei volontari e non a professionisti abilitati a gestirla come si deve. Risultato? Cordoni sfondati, capienza oltre il limite e rischi enormi (che Torino purtroppo ben conosce, ma evidentemente l’esperienza non insegna). Questa la denuncia di Franco Cecconi, presidente di AISS Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria: occorre subito ripristinare la circolare Gabrielli sui grandi eventi; servono Security manager e addetti ai servizi di controllo per evitare una nuova Piazza San Carlo.

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