Abbiamo già dato notizia delle novità introdotte dall’art. 31, primo comma, del D.l. n. 78/2010, c.d. “Manovra correttiva”, in ordine alla “stretta” in materia di compensazioni. Le ulteriori limitazioni sono – purtroppo per i contribuenti corretti – il frutto di un dissennato comportamento di tanti altri contribuenti che, anche per la lentezza della macchina burocratica, hanno prodotto un elevato ammontare di compensazioni di crediti inesistenti con i quali hanno provveduto al pagamento di debiti tributari e previdenziali. Certamente l’interesse primario della cosa pubblica, dopo un primo e forse anche un secondo momento di incomprensione, ci porterà a “digerire” la nuova limitazione.
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