Unione Italiana Tiro a Segno: la conferma di Ente Pubblico

19 Gen 2010

di Redazione

obrist

Ne parliamo con Ernfried Obrist, Presidente U.I.T.S. , Unione Italiana di Tiro a Segno

E’ stato un triennio difficile per l’UITS, che ha rischiato addirittura lo scioglimento. Con la riconferma ad Ente Pubblico del 9 ottobre scorso, però, si dovrebbe aprire un’annata più serena. Cosa rappresenta questa qualifica per l’UITS e quali sono i vostri obiettivi per questo 2010?

La conferma dell’Unione Italiana di Tiro a Segno è uno dei più importanti risultati che il tiro a segno in Italia abbia mai avuto.
Le attività da mettere in campo sono molteplici ma posso individuare tre grandi filoni: formazione (qualità), sicurezza e obiettivi olimpici.

Alcuni lettori di area Vigilanza Privata ci hanno segnalato degli aumenti eccessivi rispetto alle tariffe dello scorso anno: è così? Se sì, come si possono giustificare questi incrementi?

In realtà le tariffe che sono state decise sono composte differentemente dal passato. In pratica si è deciso per una tariffa “tutto incluso” che in alcuni casi è inferiore a quelli degli anni precedenti.

Nel Manifesto 2010 sembra venire introdotta un’inedita distinzione tra GPG e agenti di Polizia Locale e Municipale in materia di standard di  addestramento. E’ vero? Questa distinzione è sorretta da qualche fondamento normativo? Cosa comporta questa novità in termini di aggravio di costi per gli Istituti di Vigilanza?

Non esistono fondamenti normativi che definiscono le modalità per i corsi di  addestramento/formazione. La distinzione si basa sul fatto che i compiti della polizia locale sono riferibili ad attività di sicurezza pubblica. Ulteriori progetti si vogliono comunque verificare con le categorie rappresentative della vigilanza privata.

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