Riconoscere, codificare e certificare le competenze nel comparto sicurezza è un tema che non perde mai di attualità. Abbiamo già dato notizia delle norme UNI 11926:2023 e UNI 11925:2023, nate per volontà di AISS. La domanda è: servivano? La risposta è sì: qualunque processo di certificazione delle competenze aumenta la competitività (sana), fa crescere le industrie (sane), aumenta una domanda qualificata di servizi ausiliari. E accresce la reputazione di un settore che non ha mai troppo brillato in tal senso.
Le norme tecniche stabiliscono standard chiari per la formazione, l’addestramento e la competenza del personale e la certificazione permette di valutare le offerte presenti sul mercato semplificando il processo di selezione e riducendo il rischio di scelte inefficaci. In ambito pubblico, sarebbe poi auspicabile che le norme diventassero strumento per un’aggiudicazione delle gare d’appalto basata sulla qualità e non sul massimo ribasso. Per i lavoratori, le norme UNI sono un’opportunità di riconoscimento delle competenze, dimostrabili tramite certificazione, che possono aprire migliori prospettive di carriera.
Di questo ed altro si è parlato il 17 Ottobre nella Sala Stampa Camera dei Deputati AISS ha organizzato un incontro su iniziativa dell’Onorevole Alberto Gusmeroli – Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo.