Vigilanza Privata: a che punto siamo con le certificazioni?

03 Feb 2021

di Ilaria Garaffoni

La lista degli Istituti di Vigilanza Privata certificati ex norme UNI 10891:2000 (qualità dei servizi) e UNI CEI EN 50518:2014 e UNI 11068:2005 (centrali di monitoraggio e ricezione allarmi) conta 463 realtà. Poche, visto che i termini di adeguamento sono scaduti nel 2015 e nel 2017 per le aziende già certificate, con proroga al 31 gennaio 2018 e un aut aut al 30 aprile 2019. Passino i costi e gli iniziali problemi tecnici di adeguamento, e passi pure la pandemia, ma staremmo parlando di certificazione obbligatoria. Il condizionale è d’obbligo.

Giusto come esercizio di stile, consultatevi l’elenco, pubblicato ovviamente anche sul sito della Polizia di Stato: sono indicati l’Istituto, la provincia dove l’azienda ha la sede principale e il tipo di certificazione (I: qualità dei servizi; II: centrali operative).
E il numero totale. Un numero che fa concorrenza sleale verso chi ha investito tempo e denaro per un adeguamento sollecito, ma soprattutto che attenta alla sicurezza di un’utenza spesso ignara della stessa esistenza di un processo di certificazione.

Clicca qui per scaricare Elenco istituti certificati 2021

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