La vigilanza privata chiamata dal ministero del Lavoro: è davvero tutto marcio?

04 Ago 2023

di Redazione

Pare che il terremoto giudiziario che ha scosso il settore vigilanza e sicurezza privata abbia risvegliato le coscienze del ministero del Lavoro, che – meglio tardi che mai – ha chiesto un incontro con le parti sociali e le aziende oggetto di vertenze per fare chiarezza sul tema dei salari dei servizi fiduciari e sulle altre complessità di questo nostro pazzo mercato. Di seguito il comunicato stampa rilasciato da UNIV e ANIVP, circuito ConFederSicurezza.

Tavolo Sicurezza Privata al Ministero del Lavoro:UNIV e ANIVP dicono no alla stigmatizzazione del comparto

A seguito delle diverse iniziative messe in campo dalla Magistratura e della conseguente esposizione mediatica del settore, il 3 Agosto le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di categoria del comparto vigilanza e sicurezza privata, assieme ai Commissari della cooperativa facente capo a Mondialpol e a Servizi Fiduciari, cooperativa aderente al Consorzio Sicuritalia, sono stati convocati dal Ministero del Lavoro, nella persona del Sottosegretario Sen. Claudio Durigon.

Con riferimento al salario dei servizi fiduciari, oggetto di pesanti iniziative giudiziarie, il Presidente di UNIV Luigi Gabriele ha fatto presente che “il recente rinnovo contrattuale, cui è arrivati dopo ben 8 anni di trattative, è stato avallato dai referendum tra i lavoratori indetto dalle OO.SS e dai responsi in maggior parte favorevoli della magistratura del lavoro (soglia della povertà inclusa)”.

“Le iniziative giudiziali messe in campo contro specifiche realtà aziendali, oltre a non risolvere la questione, rischiano paradossalmente di avere ricadute negative sugli stessi lavoratori delle aziende coinvolte, che peraltro sono le più dimensionate, generando nuova confusione e palesi squilibri di mercato. Se poi si intende commissariare il sistema del libero mercato e della libera contrattazione fra le parti sociali ricorrendo allo ius judicis per stabilire quali siano le tariffe adeguate, allora si dica apertamente che si intende delegittimare l’intero sistema delle relazioni industriali, che – seppur con indubbio e colpevole ritardo – si è però assunto le proprie responsabilità rinnovando il CCNL di categoria” – ha ricordato Luigi Gabriele. “Non siamo di fronte al commissariamento di due cooperative, ma al commissariamento dell’intero settore” – commenta Marco Stratta, Segretario Generale di A.N.I.V.P. “O almeno è quanto emerge dalle valutazioni espresse dai Commissari al tavolo convocato dal Sottosegretario al Ministero del Lavoro; valutazioni che non hanno un riscontro oggettivo e strettamente giuridico, ma che sembrano più derivare da una sorta di condanna morale. Unici punti di convergenza nelle considerazioni del tavolo sono quelle sul mercato, totalmente drogato di massimo ribasso e principale responsabile dell’attuale situazione” – continua Stratta. “A.N.I.V.P. ha fornito al Ministero le proprie indicazioni in un documento scritto che auspichiamo venga preso nella dovuta considerazione perché non è possibile immaginare la riapertura di un tavolo negoziale senza il supporto e la garanzia, anche economica, dello Stato” – conclude il Segretario Generale di A.N.I.V.P.

“Spiace in questa sede dover rammentare che negli anni di trattative mai abbiamo ottenuto risposte rispetto alle tantissime domande poste allo stesso Dicastero del Lavoro su temi di vitale interesse – dichiara Anna Maria Domenici, Segretario Generale di UNIV. Il nostro settore non viene ascoltato nelle sedi istituzionali e continua ad essere considerato residuale nel comparto della fornitura di servizi. Eppure le nostre imprese sono essenziali per la tutela della sicurezza anche sul piano sociale: non meritano di essere messe alla gogna mediatica. Il tema vero è l’insensibilità della committenza alla qualità e al valore dei servizi. Potrei enucleare un’infinità di esempi di gare d’appalto a tariffe scandalose, anche con stazioni appaltanti pubbliche: di chi è dunque la colpa ? Come si possono conciliare i prezzi messi in gara ed i costi di un settore strettamente labour intensive se non viene garantito il rispetto del Codice appalti e se imperversano abusivismo e contratti pirata? UNIV ha avanzato molte proposte in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla defiscalizzazione degli oneri di conseguimento di un bene primario come la sicurezza, per arrivare all’apertura normativa ai servizi di protezione della persona fisica e allo snellimento burocratico. Proposte che sono rimaste lettera morta” – ha concluso Anna Maria Domenici.nnIl tavolo si riaggiornerà a Settembre, in data da definirsi.

Clicca qui per scaricare la Sentenza del tribunale di Milano del 21/02/2023

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