Nuovo regolamento privacy: occhio alle sanzioni

20 Gen 2016

di Ilaria Garaffoni

cassaforte-sicurezza-privacyDopo 4 anni di gestazione, arriva il nuovo Regolamento UE sulla protezione dei dati: un corpus normativo unico per tutti gli stati membri e che in Italia pensionerà l’ormai desueto Codice Privacy. Una volta pubblicato in GU, le aziende avranno due anni per adeguarsi. E sarà il caso che lo facciano per tempo, visto che la più temuta novità del Regolamento UE sono le salatissime sanzioni che il Garante potrebbe comminare in caso di inadempienza. Il tema riguarda tutte le imprese, vigilanza privata inclusa.

Tra i nuovi oneri, il privacy impact assessment (una valutazione dell’impatto privacy) per ogni trattamento effettuato, che impone di produrre l’intera documentazione sulle misure adottate per tutelare i dati. Un adempimento che potrebbe dare qualche grattacapo in più a chi gestisce immagini e audio, come chi si occupa di telesorveglianza.

In tema di videosorveglianza, altro aspetto di interesse per il comparto vigilanza, il regolamento introduce la Privacy by Design, ossia una tutela dei dati che parta già in fase progettuale con scelte tecnologiche ed installative che dimostrino il rispetto della norma. Con svariate conseguenze sul perimetro da proteggere, sulla durata di conservazione delle immagini, sulla protezione dei sistemi di registrazione, sui sistemi di trasmissione, ma anche su alimentazione, autonomia, risoluzione e illuminazione degli impianti.

Il tempo della privacy fai-da-te, insomma, è scaduto: meglio affidarsi preventivamente ad un consulente per evitare sanzioni anche molto dolorose.

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