Con il rapimento di 130 membri di equipaggio in 22 diversi incidenti (il 95% dei rapimenti di equipaggi in tutto il mondo nel 2020), il Golfo di Guinea si conferma area ad alto rischio pirateria marittima. E tuttavia difficoltà burocratiche e normative rendono particolarmente complesso svolgere dei servizi di sicurezza efficaci, anche perchè il nonsense della norma italiana impedisce alle guardie giurate di proteggere la persona fisica, con il surreale paradosso di poter restare a guardia della nave ma non anche del suo equipaggio. Urge un accordo tra Governo italiano e Stati costieri per la permanenza delle guardie armate a bordo delle navi, almeno fino al limite delle acque internazionali, chiedono gli esperti. Questi i contenuti del webinar targato FederSicurezza “Focus sul Golfo di Guinea per le compagnie di sicurezza private italiane”, trasmesso in streaming YouTube lo scorso 9 aprile.