Guardie giurate vs. i pirati della Malesia

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Da quando la legge ha deciso di abilitare le guardie giurate a contrastare la pirateria marittima, si è scatenato il delirio sui social network e nelle mailbox degli uffici del personale degli Istituti di Vigilanza. Tanti si sono candidati spontaneamente, asserendo di possedere i requisiti per affrontare questo nuovo, attraente business. Ma non è tutto oro quello che luccica nel forziere dei pirati.

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Security in aeroporto: vietato intascarsi gli oggetti abbandonati dai passeggeri

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ROMA- Addetti alla security aeroportuale, occhio a non intascarvi gli oggetti abbandonati dai passeggeri (liquidi e flaconi non ammessi, oggetti taglienti o pericolosi, trucchi fluidi o accendini): potreste essere accusati di peculato! Lo dice la Cassazione, ricordando che questi oggetti non sono stati smarriti nè volontariamente abbandonati, ma solo consegnati all’autorità aeroportuale, anche se rinunciando a qualsiasi pretesa di restituzione.

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Security aeroportuale: dall’Europa una norma di buona volontà

BRUXELLES (B) – Dall’Europa arriva una norma di buona volontà sulla security negli aeroporti.
Il 17 agosto è infatti stata approvata la prima norma europea volontaria relativa alla sicurezza aeroportuale, elaborata dal CEN con la collaborazione del CoESS.
La norma, rubricata al titolo “EN 16082 Airport and Aviation Security Services”, specifica gli standard di qualità per la fornitura di servizi di security nell’aviazione civile, indicando i requisiti organizzativi e procedurali delle imprese che intendono somministrarli (assicurazioni, continuità operativa, criteri di assunzione e di addestramento del personale, gestione dei contratti etc).

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Guardie giurate vs. pirati: sarà business?

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Semaforo verde all’uso di guardie giurate per combattere la pirateria marittima. Il ministero della Difesa può infatti “stipulare con l’armatoria privata italiana convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana”, secondo il decreto legge sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero firmato dal Presidente Napolitano ed ora in attesa dei decreti attuativi. Sulle navi potranno quindi essere utilizzati militari, contractor o servizi di vigilanza privata, a richiesta e a spese dell’armatore. Ma le nostre GPG saranno mai pronte a sfidare i pirati? Risponde Cristian Ricci, esperto di maritime security (centro di formazione IMI maritime security).

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Guardie giurate vs pirati: è legge

ROMA – Semaforo verde all’uso di guardie giurate per combattere la pirateria marittima. Il ministero della Difesa può infatti “stipulare con l’armatoria privata italiana convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana”, secondo il decreto legge sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero appena firmato dal Presidente Napolitano. Sulle navi potranno essere utilizzati militari, contractor o servizi di vigilanza privata, a richiesta dell’armatore.