Pare che d’un tratto sei poligoni di tiro in Piemonte e in Lombardia siano diventati inagibili e altri siano sotto ispezione dell’esercito del 1° reparto Infrastrutture (nonostante il Parlamento nel 2019 avesse disposto che i controlli dovessero passare all’Unione Italiana Tiro a segno. Peccato che da allora nessuno abbia emanato i decreti attuativi). Ma più che altro: come faranno le guardie giurate della zona ad addestrarsi al tiro (elemento – vale la pena ricordarlo – obbligatorio per legge?) E ancora: se queste strutture andavano bene fino a ieri, che è successo a questi TSN? Sono stati modificati i requisiti delle direttive tecniche o si stanno imponendo misure ad hoc (oggettivamente discriminatorie) per queste aree, si chiede il direttore di Armi e Tiro?