Treni sicuri: guardie armate o addetti ai servizi di controllo?

29 Nov 2016

di Ilaria Garaffoni

trenordGuardie armate su alcune linee Trenord senza rincaro dei biglietti, almeno nella fase sperimentale. L’iniziativa, che risponde alla recrudescenza di atti violenti sui treni (uno per tutti: il capotreno accoltellato da una gang di latinos), giunge a pochi giorni dalla presentazione della “carrozza sicura”, dotata di telecamere e bottone sos. Per il 2017 si intende mettere in campo un Piano straordinario per la sicurezza sui treni con l’impiego di circo 250-300 guardie armate. Ma c’è chi propone anche l’utilizzo degli addetti ai servizi di controllo, “personale disarmato ma tecnicamente idoneo la cui preparazione prevede comunicazione interpersonale, comunicazione in presenza di persone diversamente abili, tecniche di mediazione dei conflitti e tecniche di interposizione (contenimento, autodifesa, sicurezza dei terzi)”. Lo sostiene Franco Cecconi, presidente dell’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria. “Per il loro impiego basterebbe inserire questo tipo di personale negli accordi quadro provinciali in fase di sottoscrizione. L’utilizzo di questo personale solo all’interno dei locali di pubblico spettacolo è uno spreco di risorse”, conclude il Presidente Franco Cecconi.

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