Dopo 5 anni di esitazioni, timidi avanzamenti, brusche frenate e repentini dietrofront, il CCNL Vigilanza Privata e servizi fiduciari è ancora senza rinnovo e i sindacati dicono basta. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Presidente Conte e ai Ministri Lamorgese e Catalfo per richiamare l’attenzione sulla grave situazione che stanno subendo i lavoratori e le lavoratrici della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza.
“Pur avendo garantito in questi mesi la sicurezza dei beni e dei cittadini, svolgendo anche mansioni improprie per la loro professionalità e accollandosi il rischio per la propria salute” – si legge nel comunicato sindacale congiunto – “questi lavoratori si vedono negato il diritto ad un nuovo contratto di lavoro e al giusto riconoscimento salariale a distanza di 54 mesi dalla scadenza del precedente accordo. La trattativa si è arenata per responsabilità delle associazioni datoriali, incapaci di formulare una proposta dignitosa e arroccati sul mantenimento dello status quo. Un negoziato condizionato dalla volontà di alcune imprese che, dopo aver abbondantemente lucrato negli anni scorsi, rifiutano di riformare un assetto contrattuale inadeguato all’evoluzione del settore e pretendono di speculare ulteriormente sull’impiego dei loro dipendenti”.