Volontariato: concorrenza sleale per chi fa sicurezza

06 Ott 2021

di Ilaria Garaffoni

Fortunatamente l’autunno è alle porte perchè per AISS Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria – è stata un’estate da dimenticare. Se vaccini e green pass promettevano infatti un “ritorno alla normalità” per il settore eventi, sport ed entertainment (duramente provato dal Covid), le agenzie di sicurezza hanno invece subito l’ennesima concorrenza sleale. Il tutto grazie a circolari del Ministero dell’Interno che hanno aperto il mercato alle Associazioni di “pseudo volontariato“.

Parliamo di realtà dalle quali la stessa Protezione Civile ha preso le distanze stabilendo che o si fa protezione civile o si fa altro (e non certo “sicurezza” senza disporre di regolare licenza ex art. 134 TULPS).
Associazioni – denuncia AISS – che si sostituiscono in toto alle agenzie autorizzate, sfruttando il rimborso spese come leva economica per fornire personale “addetto ai servizi di controllo” a sagre, fiere, concerti e manifestazioni. Risultato? Commesse perse per chi ha la licenza e difficoltà a reperire personale dopo oltre un anno di inattività.

Tutto questo con il placet del Ministero dell’Interno, che, oltre al danno economico per le agenzie regolari, di fatto presta il fianco ad un processo (purtroppo di per sé avanzato) di deprofessionalizzazione del settore.
Il tema, come sempre, è il costo: rivolgersi a personale improvvisato è ovviamente più vantaggioso per chi deve affidare i servizi. Ma con quali rischi per chi lavora e per la stessa collettività? Speriamo – conclude AISS – che non si debba aspettare il fattaccio per emanare regole serie: nel frattempo si sta deregolarizzando il settore a colpi di circolari.

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