Vigilanza privata: formazione, certificazione e nuovo tavolo contrattuale

14 Ott 2011

di Ilaria Garaffoni

ROMA – Periodo intenso per la vigilanza privata, sia sul fronte normativo, sia sul fronte sindacale.
L’11 ottobre si è nuovamente riunita, dopo una lunga pausa, la Commissione Consultiva Centrale. Ne sono scaturite due sottocommissioni dedicate, rispettivamente, al provvedimento sulla c.d. formazione (requisiti minimi professionali delle guardie giurate) e agli enti di certificazione della qualità degli Istituti di vigilanza (clicca qui per approfondire).
Infine, anche a seguito delle richieste provenute da più parti, il Ministero dell’Interno si è impegnato ad emanare una circolare che specifichi le parti del DM sulla capacità tecnica che sono già operative e a far partire entro la fine dell’anno gli “stati generali della vigilanza privata” per verificare lo stato di attuazione dello stesso DM (clicca qui per approfondire).

Ma non è tutto: il 13 ottobre si è riunito il nuovo tavolo per il rinnovo del CCNL della vigilanza privata, che si muoverà in parallelo rispetto a quello già attivo tra Federsicurezza e Filcams-Fisascat-Uiltucs.
Questo nuovo tavolo vede la presenza di Assiv e Cooperazione in rappresentanza della parte datoriale. I motivi della frattura tra le associazioni imprenditoriali sono noti: Federsicurezza vuole rinnovare il solo contratto della vigilanza privata, mentre Assiv e Cooperazione vogliono inserire nella stessa cornice contrattuale anche le figure dei c.d. portierati.
Nell’ultimo incontro con Federsicurezza sono stati affrontati temi impegnativi, quali la classificazione del personale, l’inquadramento, l’orario di lavoro e il cambio di appalto. Il tavolo si è riaggiornato al 7 novembre.
Nel tavolo con Assiv e Cooperazione si è parlato invece molto di sicurezza non armata e di mercato del lavoro: cambio d’appalto e classificazione saranno oggetto della riunione del prossimo 4 novembre.

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