Rinnovo contrattuale della vigilanza privata: timide schiarite

22 Set 2011

di Ilaria Garaffoni

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ROMA – E’ andata bene, anzi male, cioè benissimo.

Sono tante le chiavi di lettura della tavola rotonda del 19 settembre organizzata a Roma da www.vigilanzaprivataonline.com per aprire un dialogo tra tutte le forze coinvolte nella produzione di sicurezza sussidiaria nel paese. Eccellente la partecipazione delle Autorità, che hanno mostrato grande attenzione e sensibilità sia sul fronte centrale, sia sul fronte locale.

C’erano il Ministero dell’Interno, rappresentato dal Viceprefetto per l’Area Polizia Amministrativa Laura Cassio, come pure la Prefettura  di Roma, presente per il tramite del Vice Prefetto Maria Pia De Rosa, e la stessa Questura capitolina, rappresentata dal Direttore della Divisione amministrativa e sociale Edoardo Calabria. Anche il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha fatto pervenire un saluto particolarmente sensibile, cogliendo appieno il valore di un’iniziativa di natura compositiva in un momento tanto delicato per le relazioni industriali.

Decisamente robusta anche la partecipazione delle parti datoriali, dove Federsicurezza faceva l’un plein con le federate Anivp, AssVigilanza e UNIV e dove Assovalori, in una sorta di ritorno di fiamma, ha lasciato intendere di voler rientrare nel sistema Federsicurezza.

Per il resto, si è profilata l’assenza – prevedibile – di Assiv e la fuga di massa della Cooperazione il giorno prima dell’evento “per un concomitante e improrogabile impegno” di sei esponenti (sic!).
La tavola rotonda doveva però interessare i soci, dal momento che Coopservice si è presentato sua sponte e che da parte del tessuto imprenditoriale Assiv abbiamo ricevuto importanti richieste di partecipazione.

Ma i veri assenti, benché ciascuno fosse motivato da seri e comprovati motivi, sono stati i sindacati dei lavoratori, rappresentati in tavola rotonda solo da UGL.
Giustificate o meno, il quadro delle assenze dava il segno del livello di dialogo che si respira nel settore.
Non a caso la Dr.ssa Cassio è arrivata a chiedere se vi fosse qualcuno – e chi fosse, in questo scenario – portatore di reali interessi comuni.

Eppure – qui viene il bello – il giorno dopo, al tavolo del rinnovo contrattuale, si è registrato un clima più disteso, con timidi segnali di avvicinamento tra le parti anche sul portierato (tema ormai accantonato, dal momento che proprio sulla sua regolamentazione si era spaccato in due il tavolo). Resta però il fatto che Filcams, Fisascat e Uiltucs dialogavano con la sola Federsicurezza e che ad ottobre avranno la prima riunione con l’altra metà della luna sul fronte datoriale.
Quindi per ora non si parla minimamente di ricomporre la negoziazione su un unico binario.

Il tutto anche se, almeno dall’esterno, par di capire che entrambe le posizioni siano mosse da un unico interesse: regolare la materia “portierati” in modo da evitare l’abuso dei vari contratti e contrattini che finora sono stati applicati, in mancanza d’altro, per analogia. Federsicurezza li vuole separare dalla vigilanza privata per evitare che si creino sovrapposizioni di mansioni, quindi nuovi equivoci e contenziosi. Assiv e Cooperazione vogliono tenere il portierato all’interno del CCNL per recuperare un segmento che ha ormai eroso varie attività proprie della vigilanza privata perché non efficacemente normato. Insomma, con tutti i se e i ma e con l’ovvia miopia di chi osserva le dinamiche dall’esterno, gli intenti sembrano sostanzialmente gli stessi: salvare un segmento che è diventato ormai essenziale per il comparto…senza perdere del tutto in concorrenzialità.

Ma cosa succederebbe se dovessero davvero nascere due contratti nazionali distinti?

Petrone, UNIV Nazionale: nulla, è già successo nella storia del comparto, agli esordi dell’UNIV. Alla fine abbiamo firmato due malloppi contrattuali identici nella forma e nei contenuti.

Bigazzi, Filcams-CGIL: non è detto che si arriverebbe a due contratti uguali, né che si offrirebbe alle imprese non firmatarie un assist per utilizzare altri contratti a detrimento dei lavoratori: le relazioni industriali sono fatte di trame molto complesse. La soluzione è ricomporre il tavolo e dare una risposta ai lavoratori che aspettano ormai da tre anni.

…Dev’essere proprio vero che la materia contrattuale è più sottile di quanto si veda a occhio nudo, perché noi cominciamo a non capirci più niente. Il tutto mentre è di questi giorni la notizia che a Casalnuovo si vendono posti per guardia giurata a 500 euro, con tanto di tesserino falso.

In questo scenario la tavola rotonda è andata più che bene, anzi male, cioè benissimo.

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