ROMA – Non c’è trippa per gatti. Ma nemmeno pastasciutta per i cristiani.
Questa sembra essere la sintesi della lettera inviata da parte datoriale al Governo, nella persona del Ministro del Lavoro On.le Maurizio Sacconi. Un estremo appello di FederSicurezza, Univ, Assvigilanza, Anivp, Assiv-Confindustria, Ancst-Legacoop, Federlavoro e Servizi-Confcooperative e Servizi di lavoro Agci, che dichiarano la “sopravvenuta impossibilità per molti Istituti di sostenere gli oneri del contratto nazionale e di secondo livello”. La richiesta? Provvedimenti urgenti per stabilizzare il settore e porre le basi per il rilancio tramite aiuti fiscali e la determinazione di parametri ineludibili per il costo del lavoro nel suo complesso.
Questo il testo integrale della lettera. E la ricetta della trippa alla fiorentina, non si sa mai.
“Onorevole Ministro,
il CCNL della Vigilanza Privata è scaduto nel dicembre del 2008. Da allora ad oggi sono venute progressivamente meno le condizioni per procedere ad un rinnovo dello stesso. Tale situazione è stata determinata anche dall’intervento della Corte di Giustizia Europea che ha scardinato il sistema vigente della “tariffa di legalità”, unico ed ultimo baluardo a difesa della capacità di tenuta degli Istituti di Vigilanza nei confronti dell’allora accennata, oggi deflagrata crisi di mercato. Allo stato, non solo non appare percorribile la normale procedura, pur cogente, del citato rinnovo contrattuale, ma, purtroppo, dobbiamo rappresentare la sopravvenuta impossibilità, per molte imprese del settore, di sostenere anche l’onere derivante dall’attuale impianto contrattuale nazionale e di secondo livello. Gli operatori tutti del settore, che chi scrive intende poter continuare a rappresentare, chiedono quindi di essere messi in condizione di ottenere con urgenza quei provvedimenti che potrebbero consentire una stabilizzazione oggi ed un’auspicata ripresa domani.
Sono state a tal fine predisposte ipotesi di soluzione delle più immediate esigenze, sia di carattere fiscale che di determinazione di parametri ineludibili riguardanti il costo del lavoro nella sua completezza, che nel comparto della Vigilanza privata non deriva dalla sola applicazione dei parametri contrattuali, perché agli stessi vanno aggiunti oneri derivanti dall’ottemperanza alle norme di legge che disciplinano la attività, con particolare riferimento al rispetto di quelle relative alla sicurezza, individuale e collettiva. Tali ipotesi riterremmo opportuno sottoporre ora alla Sua Attenzione. Molto è stato fatto, per la parte di sua competenza, dal Ministero dell’Interno. Nell’immediato è determinante l’intervento del Suo dicastero che, grazie anche alla Sua sensibilità, ha già nel recente passato posto le basi per un miglioramento delle condizioni dell’organizzazione del lavoro nel comparto. Attendiamo un’immediata convocazione per l’illustrazione compiuta delle questioni sinteticamente esposte e con l’occasione Le inviamo i migliori saluti”.
Firmato: FederSicurezza, Univ, Assvigilanza, Anivp, Assiv-Confindustria, Ancst-Legacoop, Federlavoro e Servizi-Confcooperative e Servizi di lavoro Agci