Rinnovo CCNL vigilanza privata: Filcams – CGIL vs Federsicurezza

da | 21 Giu 2011 | Vigilanza in Tv

Segue la trascrizione:

Intervista a Sabina Bigazzi, Responsabile di settore in Filcams- CGILIntervista a Luigi Gabriele, Presidente di Federsicurezza
  
Portierati: dentro o fuori al contratto della vigilanza?Portierati: dentro o fuori al contratto della vigilanza?
Devono stare dentro al contratto della vigilanza privata perché è l’unico modo per recuperare le  attività disarmate che sono andate alla deriva nella “zona grigia”, permettendo alle imprese di svendere sicurezza a prezzi da low cost. Non serve un altro contratto per la vigilanza disarmata: ne abbiamo già tanti che oggi si disputano i portierati. Il problema vero è difendere la vigilanza privata, perché se continua così, finirà per morire.Necessita chiarezza, quindi: i portierati devono stare fuori dal contratto della vigilanza, o almeno da questo contratto della vigilanza, che già sconta una vetustà non indifferente e una pesantezza normativa che non sono più al passo con le evoluzioni che il settore ha subito anche da questo punto di vista. 
  
Perché Federsicurezza vuole un contratto ad hoc?Perché Federsicurezza vuole un contratto ad hoc?
Secondo noi vuole entrare in un mercato – quello dei servizi integrati – già inflazionato ed in forte compressione. E, crediamo, facendo ancora una volta la scelta sbagliata: squalificare la Vigilanza, per assorbirla nel nuovo mega-contratto. Certo verificheremo, ma crediamo che si dovrebbe puntare, invece, nella direzione opposta. Si deve, prima di tutto, dare risposte ai lavoratori che attendono da 30 mesi.Perché riteniamo che la vastità dell’area grigia meriti un interesse particolare anche nella creazione di uno strumento contrattuale, per il quale non ci formalizziamo dal punto di vista estetico, ma col quale vorremmo tenere separate due aree che, sovrapposte, hanno creato confusione a detrimento della vigilanza privata, e vorremmo cominciare a regolamentare in maniera onesta un settore che è allo sbando: il portierato.
  
Orario di lavoro: la vigilanza sta dentro o fuori al DL 66/03?Orario di lavoro: la vigilanza sta dentro o fuori al DL 66/03?
Il DL 66/03 permette un orario dignitoso con limiti e tutele ben precise. Alcune modifiche ci stanno più che bene, purché si tutelino i lavoratori, ma le imprese vorrebbero cancellare qualunque regola. Per questo, la risposta è sì: la vigilanza privata deve rientrare nell’operatività del DL 66/03, mantenendo, in materia di orario di lavoro, l’impianto del vigente contratto.La vigilanza è ormai legislativamente fuori dal DL 66/03 e la permanenza del DL 66, seppure edulcorata dal decreto interministeriale del precedente governo Berlusconi, non ha fatto altro che creare disagi alle imprese e non ha nemmeno più di tanto agevolato le guardie giurate. A causa di questa sovrapposizione normativa, le imprese stanno scontando ispezioni, e penalità conseguenti di carattere milionario.
  
Classificazione del personale. Sistema semplificato o classificazione attuale?Classificazione del personale. Sistema semplificato o classificazione attuale?
Né l’una né l’altra. La classificazione del vigente contratto deve certamente essere svecchiata, ma non come vorrebbero le imprese, che ci chiedono di appiattire tutte le professionalità su un unico livello, che vogliono eliminare il 3°super e il 4°super e non vogliono definire alcuna mansione, ma far riferimento solo ai servizi.Se avessimo il coraggio di fare un contratto nuovo, non dovremmo dibatterci sul problema della classificazione del personale. Non avendo questo coraggio, cerchiamo di semplificare un contratto vecchio, pesante e sclerotico con un sistema iper-ampliato di classificazione che crea solo contenzioso e giudiziale.
  
Un pronostico per il futuro.Un pronostico per il futuro
È urgente rinnovare il contratto della vigilanza: a questo punto vogliamo sapere se e quali controparti hanno la nostra stessa volontà. Fare chiarezza: sia sul tavolo di questo tentativo di rinnovo contrattuale della vigilanza privata (che sconta ancora vetustà di approccio al problema stesso), sia sul più originale quadro di un comparto della sicurezza che vorrebbe un contratto “di filiera”. Sembra che le parti non siano mature per affrontare questo discorso, quindi vediamo se riusciamo a chiudere questo contratto, evitando però la consueta confusione e commistione tra vigilanza e portierato.

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