Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato, inviatoci da CISALV SI.NA.L.V. , relativo alla situazione del Gruppo IVRI.
Ormai siamo all’ennesima notizia delle società che si sono interessate all’acquisto della IVRI, hanno fatto ancora marcia indietro, per cui sembra che siano rimaste solo due società in corsa per l’acquisto, ossia Allsystem e la Patria.
Ormai siamo agli sgoccioli della vicenda IVRI eppure nessuno sa realmente nulla di come stanno le cose, per cui tentiamo di fare il punto della situazione sperando di riuscire, se non a rispondere a tutti gli interrogativi dei lavoratori, almeno a fare una dovuta riflessione:
– Che il GRUPPO IVRI abbia un debito stimato di 170.000.000 di euro è una notizia riportata da Quotidiani Nazionali, mai smentiti dal Gruppo IVRI, ormai da troppo tempo per dubitarne.
– Che il GRUPPO IVRI abbia messo in vendita la proprietà è stato pubblicato anche sul quotidiano Milano Finanza ed è una realtà inconfutabile e ormai certa.
– Che il GRUPPO IVRI abbia dei grossi problemi organizzativi e di gestione del personale è un fatto concreto e oggettivo, visto i fatti già noti e i nostri comunicati già pubblicati.
– Che molte delle società che avrebbero potuto acquistarla ormai ne restano solo due è un dato di fatto pubblicato anche dal Sole 24 Ore il 26.10.2013.
Se ci sono altre trattative o un piano “B” è la domanda che giustamente pongono i lavoratori di IVRI, anche perché se così non fosse, allora ci saranno davvero grossi problemi nel prossimo futuro!!! Se non ci sono soldi, non si pagano i contributi e non si possono chiedere i pagamenti delle fatture e quindi …si chiude!
Da questi fatti non ci vuole molto a capire che siamo in uno STATO DI AGITAZIONE visto che il rischio di essere danneggiati, o da una cattiva gestione del personale o dalle trattative degli affari IVRI, riguarda tutti i dipendenti del “Gruppo IVRI”.
Le società non armate e armate di IVRI hanno aperto le procedure previste dalla legge 223/91 (la Mobilità trasformata in Cassa Integrazione per i non armati oltre una decurtazione dello stipendio di del 19,7% e la Cassa Integrazione per gli armati) e solo il 22.10.2013 è stata ritirata la procedura di Mobilità per gli armati, aperta per far fronte agli esuberi dovuti a mancati cambi appalti, ecc..
Troppi posti di lavoro sono a rischio nella vigilanza a causa della “crisi” e del mancato pagamento dei servizi offerti. Troppe aziende chiudono lasciando debiti e mancati pagamenti ai lavoratori (ad es. M.D.I.V., North Security, Polinvest, Delta Valori e NES sono solo alcuni esempi). E’ ora di aprire gli occhi. Il rischio d’impresa, si sa, è a carico del datore di lavoro, ma le conseguenze chi sa perché, ricadono però sempre sui lavoratori.
Il nostro Sindacato e i suoi attivisti sindacali dicono BASTA!!!
Vogliamo sapere cosa succede, IVRI deve dare notizia su come intende risolvere le problematiche ormai note del Gruppo, NON VOGLIAMO leggerle dai Giornali quando ormai è troppo tardi, VOGLIAMO SAPERE CHE FUTURO SPETTA AI LAVORATORI!
La Proprietà di IVRI deve dirci la verità e NON CHIEDERE SOLO SACRIFICI. Se NON lo farà, saremo costretti in tempi brevi a formalizzare lo STATO DI AGITAZIONE !!!