30 milioni di multa: è la stangata dell’Antitrust contro un’intesa tra Allsystem, Coopservice, Italpol, IVRI e Sicuritalia ritenuta lesiva della libera competizione sul mercato. Ma Sicuritalia annuncia ricorso al TAR: secondo il primo player italiano del comparto sicurezza, l’AGCM, nel contestare un abuso dell’utilizzo dei Raggruppamenti Temporanei di Impresa e dei subappalti, non tiene conto dei vincoli della normativa di settore, che di fatto obbliga a forme di cooperazione tra imprese.Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato AGCM, l’intesa tra imprese avrebbe avuto come risultato la spartizione di importanti gare d’appalto (due su tutte: ARCA Lombardia ed EXPO 2015) grazie ad un utilizzo disinvolto di strumenti quali il raggruppamento temporaneo delle imprese e il subappalto.
Contro tale provvedimento, Sicuritalia è però pronta all’impugnazione dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio. Nelle conclusioni, laddove si contesta un abuso dell’utilizzo dei Raggruppamenti Temporanei di Impresa e dei subappalti, l’AGCM non avrebbe infatti tenuto in debito conto i vincoli strutturali che sono propri del settore della vigilanza privata.
“Il quadro normativo vigente, risalente al 1929 – si legge in una nota diramata dall’azienda – impone alle aziende del settore di possedere per ogni provincia nella quale intendano operare una licenza prefettizia, la cui disponibilità non è né immediata né scontata. Per poter rispondere in maniera competitiva a sollecitazioni della clientela che, da un lato, coinvolgano più province e, dall’altro, prevedano l’utilizzo massiccio di Guardie Particolari Giurate in possesso di decreto prefettizio nella circostanza di grandi eventi di breve durata (es. EXPO), si è reso da sempre necessario per le aziende del settore cooperare fra loro. In assenza di tale collaborazione non vi sarebbe la possibilità di soddisfare siffatte esigenze della clientela o le si potrebbe eventualmente soddisfare solo in maniera assai meno efficiente dal punto di vista economico e qualitativo e tale quindi da creare – questo sì – un effettivo nocumento al mercato.”