Vigilanza Privata: non si trova personale (in tutta UE)

Manca l’energia, mancano le materie prime e mancano pure gli uomini e le competenze. Un problema che sta diventando endemico in un settore, come la sicurezza privata, che ha forte richiesta di manodopera e da anni fatica a reperirla. E se in Italia la risposta si può facilmente trovare nei salari agghiaccianti della vigilanza privata e soprattutto del portierato, il problema risulta però essere più ampio: pare che infatti oggi in nessun paese europeo si trovi personale di sicurezza.

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Corsi per guardie giurate in servizio di antipirateria marittima: la circolare

Il 1 gennaio 2023 termina la proroga che, a tutt’oggi, concede alle guardie giurate che abbiano partecipato a missioni internazionali quali membri delle Forze Armate, per almeno 6 mesi, di operare servizi antipirateria (qui il riassunto delle puntate precedenti). In sostanza chi vorrà fare questo lavoro, dal 2023 dovrà seguire dei corsi e superare degli esami (che sinora non erano stati organizzati causa Covid e altri rallentamenti). La circolare del Ministero dell’Interno 23 giugno 2022 fornisce indicazioni più specifiche su tali corsi, armonizzando i due interventi che si sono susseguiti nel tempo (disciplinare del 2015 e provvedimento 3 marzo 2022) e semplificando le procedure, anche in un’ottica di riduzione dei costi.

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Dopo la pandemia, la guerra: ruolo della vigilanza privata

Dopo due anni di pandemia, infuria una guerra dai contorni sempre più fluidi. Il settore italiano della vigilanza privata potrebbe portare un contributo nella gestione di scenari e dinamiche così inediti? E le attuali corse al bancomat, visibili anche nel Belpaese, potrebbero dare una mano ad un trasporto valori che è stato messo in ginocchio dal Covid? Lo abbiamo chiesto ad Anna Maria Domenici, Segretario Generale di UNIV e di ConFederSicurezza.

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Quando antipirateria fa rima con pazzia, meglio la proroga dell’esame

In questi giorni folli, in un’escalation che si fa sempre più incomprensibile e che scatena le reazioni indignate del mondo, parlare di follia con riferimento alle prassi operative del nostro ministero dell’Interno fa quasi tenerezza. Eppure è quella l’amministrazione che regola il settore della sicurezza pubblica ma anche della vigilanza privata. Ed è quel ministero che in 10 anni non ha saputo elaborare un testo guida per l’esame delle guardie giurate che a tutt’oggi svolgono (in deroga) i servizi antipirateria. Servizi di cui, temo, avremo sempre più bisogno, visto come gira questo pazzo, pazzo (lui sì) mondo. Il nostro anonimo Bastiancontrario lancia il solito sasso nello stagno e il suo “unico lettore” (in realtà sono tantissimi, ndR) gli risponde, sulle pagine di www.vigilanzaprivataonline.com

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