Il Decreto Ristori, allo stato, non prevede tra i beneficiari i lavoratori e le imprese dei settori individuati ai codici ateco 80.10.00 (servizi di vigilanza privata) e 80.30.00 (servizi di investigazioni privata). Una lacuna che, fatta forse salva la vigilanza privata in senso stretto (che ha sempre lavorato e nella gestione del social distancing trova diverse opportunità di impiego), danneggia non solo il mondo dell’investigazione (peraltro già dimenticato nella fase più acuta del primo lockdown e poi rientrato in corner), ma soprattutto chi opera nel settore dei servizi di controllo nei locali di pubblico intrattenimento. Un settore di fatto fermo da febbraio per la chiusura delle attività legate agli eventi, alle pubbliche manifestazioni, alle fiere, all’entertainment, allo sport, alle discoteche, alla movida e a tutto ciò che è legato al pubblico intrattenimento.