Attivare l’allarme sarà naturale come spegnere la luce. Parola di Verisure

11 Mar 2022

di Ilaria Garaffoni

2500-3000 posti di lavoro nel 2025, che diventeranno 6000 nel 2030: questa l’ambiziosa roadmap di Verisure Italy, che dal suo debutto nel 2013 ha già creato 2000 posti di lavoro e sta per festeggiare il traguardo di 200.000 clienti in quello small business che in Italia si fa enorme fatica ad intercettare. La ricetta? Un modello di business innovativo e una proposta di alta sicurezza tecnologica combinata ad un servizio di centrale operativa certificata. Ne abbiamo parlato con Stefan Konrad Mendez, Managing Director Verisure Italia.

Dal vostro sbarco nel 2013 avete visto prima una pandemia, con “epicentro occidentale” proprio in Italia, e ora un conflitto: questi eventi hanno avuto dei riflessi nella vostra attività?

Rispetto ad altri mercati e industrie, la pandemia non ha contratto la domanda dei nostri servizi: l’ha cambiata, come del resto ha cambiato le vite di tutti noi. La casa in pandemia è diventata un hub di lavoro, scuola e vita familiare: digitalizzazione, connessione, automazione e soprattutto sicurezza sono diventati elementi centrali. La tecnologia è oggi più che mai protagonista, la clientela è più informata ed esigente e chiede alta sicurezza. E noi investiamo costantemente in tecnologia, è il nostro mestiere di sempre. Ma nel contempo, la pandemia ha richiesto un’umanizzazione delle tecnologie. L’aspetto umano, la ricerca di empatia e la capacità di ascolto e rassicurazione, che hanno sempre caratterizzato il nostro servizio di centrale operativa, si sono enfatizzati e hanno richiesto l’elaborazione di protocolli ad hoc.

Ci può fare qualche esempio?

Abbiamo ricevuto chiamate da clienti con problemi di salute, che in noi vedevano un interlocutore fiduciario, disponibile 24/365 attraverso canali di comunicazione veloci ed efficaci: un semplice bottone SOS. Le nostre Guardie Giurate restano al telefono con il cliente fino all’arrivo dei soccorsi: così gestiamo le emergenze.

Se l’aspetto umano è cruciale, “fiducia” deve essere la parola chiave: in che modo la conquistate?

Parlano i nostri numeri. Nel 2021 abbiamo gestito 3,4 milioni di allarmi, filtrando il 99,85% dei falsi allarmi e intervenendo immediatamente nei casi di pericolo reale: la nostra centrale operativa certificata e l’addestramento delle nostre guardie giurate permettono di rispondere ad ogni emergenza in meno di 60 secondi, di verificare esattamente di cosa si tratta in real time e di reagire in maniera immediata e adeguata. Saper gestire e filtrare correttamente gli allarmi genera fiducia non solo da parte della clientela, ma anche delle realtà istituzionali con le quali quotidianamente ci interfacciamo. E la fiducia è la stessa chiave della costruzione delle nostre partnership, tecnologiche e con gli Istituti di Vigilanza Privata. La fiducia nasce dalla qualità: non è un caso che il passaparola sia una delle chiavi del nostro successo.

Tra Istituto di Vigilanza Privata, produttore di sistemi d’allarme e installatore, come vi definireste?

Siamo un provider di sicurezza. Il nostro elemento di distintività, che forse ci rende difficili da classificare secondo le distinzioni ordinarie, è che la nostra offerta si impernia su tre cardini: migliore protezione, migliore assistenza, migliore tecnologia end-to-end. Il tutto in un unico interlocutore, affidabile e certificato. La nostra mission è la soddisfazione dei nostri clienti, promuovendo la democratizzazione dell’allarme.

Democratizzazione dell’allarme…?

Fin dalla nostra fondazione, abbiamo sempre ritenuto che la sicurezza debba essere a portata di tutti perché è un bisogno e un diritto umano fondamentale. Il nostro obiettivo è far sì che attivare l’allarme diventi un gesto naturale come spegnere la luce. Dopo le telecamere e il fumogeno, stiamo infatti per integrare tecnologie di sicurezza sempre più innovative, smart e user-friendly: attivare e disattivare il proprio allarme diventerà un gesto immediato, quotidiano, automatico. Un vero cambio di mentalità che potrebbe portare benefici, a cascata, sull’intera collettività.

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