Il 27 febbraio scorso il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, ha adottato il Disciplinare per la valutazione della conformità degli istituti e dei servizi di vigilanza privata da parte degli organismi di certificazione indipendente. L’adempimento, richiesto dal DM 4 giugno 2014, n. 115 (requisiti per la certificazione degli Istituti di Vigilanza Privata), è composto da pochi articoli che forniscono l’elenco degli Organismi di certificazione indipendente, l’attività degli Enti di Accreditamento e le modalità di certificazione degli istituti di vigilanza privata. Queste ultime si basano sugli schemi di certificazione allegati e sulle tabelle con le “check-list” da rispettare a seconda del tipo di servizi offerti. A livello strutturale, il disciplinare è articolato in sei punti di natura generale, corredati da tre schemi di certificazione (istituti di vigilanza e loro servizi; Centrali Operative, Centrali di Telesorveglianza/Centri di Monitoraggio e Ricezione Allarmi e loro servizi; Professionista della Security) e da cinque tabelle, che fanno parte integrante del Disciplinare, con le Check List per la certificazione degli Istituti di Vigilanza e dei relativi Servizi; delle Centrali Operative, Centrali di Telesorveglianza/Centri di Monitoraggio e Ricezione allarmi e dei requisiti obbligatori per Verifiche di Conformità.