Il nostro Bastiancontrario non poteva farsi sfuggire la golosa dichiarazione del Sindaco Gualteri sulla volontà di collegare le scuole romane alle Centrali Operative delle Forze di Polizia per assicurare un intervento immediato in caso di problemi di sicurezza. Lode al Primo Cittadino di Roma per aver risolto l’annoso problema della carenza di personale di Polizia, finalmente capace di intervenire al volo in qualunque parte della Capitale, e per aver giustamente declinato la possibilità di far intervenire quella cattivona della vigilanza privata.La dichiarazione non è sfuggita nemmeno a UNIV, che nella lettera in allegato ricorda al Sindaco un paio di cosette (tipo la legge, così per dire).
Ci pensa il Sindaco… no paga Pantalone.
di Bastiancontrario
Non so se il mio unico lettore ha avuto modo di vedere nei giorni scorsi, su TAG 24, il Sindaco di Roma (sempre molto attivo sui social) che, intervistato su recenti episodi di violenza e danneggiamento che hanno interessato alcune scuole romane, ha con malcelato orgoglio riferito di un’iniziativa finalizzata ad aumentare il livello di sicurezza delle scuole della Capitale.
In sintesi, è sembrato di capire che l’iniziativa, grazie ad un protocollo con la Prefettura, preveda che le scuole romane (tutte o solo quelle in aree particolarmente critiche?) vengano collegate direttamente alle Centrali Operative delle Forze di polizia che potranno in questo modo assicurare l’intervento “immediato” in caso di necessità.
Ma il Primo cittadino della Capitale non si è fermato qui, perché alla giusta domanda del giornalista circa la possibilità di replicare esperimenti quali quello di Terni e Firenze, che hanno coinvolto gli istituti di vigilanza privata nella gestione della sicurezza cittadina (come prevede, peraltro, la disciplina vigente in materia di sicurezza urbana), ha esibito un ironico sorrisetto aggiungendo che non intendeva “cambiare argomento”!
Ecco, quello che colpisce – a parte la solita questione di risolvere i problemi demandando la responsabilità allo Stato (le Forze di polizia sono statali) – è che il Sindaco ritenga che parlare di sicurezza partecipata (cioè del coinvolgimento anche dei privati nella gestione della sicurezza) sia un argomento “diverso” rispetto al problema della sicurezza delle scuole! Dispiace, ma sembra necessario, dover ricordare che il D.L. n. 14/2017 chiama le componenti dello Stato e le Autonomie a sviluppare, nell’ambito delle rispettive competenze, politiche convergenti per innalzare il livello della sicurezza urbana, secondo – a differenza del “pacchetto sicurezza 2008” – un’ottica ampia, non incentrata unicamente sul rafforzamento degli strumenti di contrasto dei fenomeni di devianza e criminalità diffusa che condizionano la vivibilità e la fruibilità degli spazi urbani, con l’obiettivo più ampio di delineare un “sistema organico”, cui sono chiamati a concorrere, in sinergia, i diversi livelli di governo presenti sul territorio (Stato, Regioni e Comuni), con forme di coinvolgimento anche di soggetti privati o esponenti della società civile, in primis la sicurezza privata.
Ora, se il senso del D.L. 14/2017 è di agire su quella che viene definita “sicurezza percepita” attraverso strategie condivise, capaci di incidere “strutturalmente” sui problemi emergenti e direttamente incidenti sulla situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica, consentendo alle Forze di polizia di concentrarsi sull’azione di controllo del territorio, sembra che il Sindaco Gualtieri si muova in direzione opposta a quella delineata. Il risultato è un aggravio del lavoro delle centrali operative delle Forze di polizia che dovranno confrontarsi con falsi allarmi, malfunzionamenti, segnalazioni non opportunamente vagliate, con un danno generale per la qualità dell’intervento e quindi per la sicurezza di studenti, professori, genitori.
Sia chiaro, non si vuole contestare la lodevole iniziativa a protezione delle scuole, però è innegabile che si possa fare molto meglio, nell’interesse dei cittadini. E invece, come troppo spesso accade, ci pensa il Sindaco, ma paga Pantalone (cioè tutti noi)!
Scarica: Servizi di sicurezza presso le scuole della Capitale.