La mano destra non sa cosa fa la mano sinistra.
Anzi, la mano destra non sa cosa fa l’altra mano destra, visto che due deputati del PDL a fine novembre hanno depositato una proposta di legge sulla vigilanza privata che sembra ignorare l’esistenza di un processo di riforma del settore portato avanti sin dal 2008 dallo stesso Governo. Processo che ha peraltro appena prodotto un DM sulla capacità tecnica che cozza con questa proposta di legge.
Clicca qui per scaricare DM Capacità tecnica 2010
Un esempio? Questo disegno di legge attribuisce alle guardie giurate la qualifica di pubblico ufficiale. Peccato che le guardie giurate siano state qualificate, già dall’agosto 2008, incaricati di pubblico servizio, qualifica forse più giuridicamente coerente con il loro ruolo di operatori privati.
Poi siamo tutti d’accordo che se gli steward negli stadi sono dei pubblici ufficiali (e lo sono), non si capisce perchè non lo possano essere anche le gpg, che peraltro indossano delle armi.
Ma allo stato attuale bisogna rassegnarsi: le guardie sono dei lavoratori privati e i loro servizi hanno natura principalmente commerciale, basata su un mercato regolamentato ma libero.
Invece i deputati Emerenzio Barbieri e Gabriella Carlucci (la sorella della Milly nazionale) sembrano essersi innamorati dell’idea di un corpo nazionale “paramilitare”, al punto da prevedere un’uniforme unica in tutta Italia, il rilascio di licenza del 134 previo concorso pubblico e la possibilità di svolgere servizi di tutela alle persone da parte delle guardie giurate. Se passasse questa, si abbatterebbero 80 anni di resistenza (bi-partisan) nell’affidare a privati delle attività di sicurezza personale.
Poi ci sono delle duplicazioni rispetto a quanto già emanato (vedi elenco delle guardie giurate) o comunque previsto dal processo di riforma: dallo studio di percorsi formativi (ci scriveranno a breve un decreto), alla soppressione “dei consorzi e delle organizzazioni in proprio dei servizi di vigilanza” (se ci si riferisce ai network, l’On. Bertolini – sempre del PDL – ha già depositato una proposta di legge che li abolisce). Tanto per dire.
Certo i principi ispiratori di questa proposta devono essere pienamente condivisi (abolizione dell’abusivismo, maggiori tutele e sicurezza per le guardie giurate): è il metodo che lascia un po’ a desiderare. Ad esempio sarebbe bellissimo che tutti gli istituti di vigilanza venissero assoggettati per legge al contratto collettivo nazionale di lavoro, anche per gli straordinari e quant’altro. Purtroppo la validità erga omnes del CCNL è da sempre giuridicamente contestata.
Non ci piace, forse non è giusto, ma su questo non c’è storia.
Quindi la domanda non è se questa legge sia buona o cattiva, ma perchè sia stata depositata con modalità che al 99% la vedranno respinta …e senza nemmeno ritirare le 20.000 lire del VIA! Insomma, non vorremmo che si creasse l’effetto boomerang in un settore che ha già fin troppi problemi. Poi magari ci sbagliamo in pieno, e allora saremo ben felici di cambiare idea.
Intanto cliccate qui per scaricare il disegno di legge, così potete farvi un’idea personale.
Clicca qui per scaricare la Proposta di legge n. 3916 Barbieri-Carlucci
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