ROMA – Giro di vite sul DM capacità tecnica.
Il ministero dell’Interno, tramite i suoi bracci periferici (Prefetture e Questure), sta avviando un monitoraggio degli istituti di vigilanza e delle agenzie di investigazione privata per verificare che i soggetti dotati di licenza ex art. 134 del TULPS possiedano i requisiti professionali e qualitativi richiesti dal DM 269/2010. Un’azione di controllo salutata positivamente dalle associazioni di categoria, che finora lamentavano una doppia velocità applicativa per questo DM.
Da un lato l’imposizione di un rapido adeguamento (con conseguente aggravio di costi) a carico delle imprese; dall’altro nessuna tutela rispetto ad altri aspetti della norma che dovrebbero essere immediatamente applicabili, come la definizione del perimetro della vigilanza privata rispetto ai servizi fiduciari o il rispetto di tariffe adeguate alle tabelle di congruità (tema che si lega a doppio filo al rispetto degli obblighi assicurativi, previdenziali e fiscali da parte delle imprese).
I dati rilevati verranno analizzati nelle conferenze provinciali permanenti, composte da un pool di tecnici di varie estrazioni (polizia, carabinieri, guardie di finanza, Inps, Inail, Asl, agenzie delle entrate e ispettorati del lavoro). E soprattutto: chi applica tariffe inferiori alle tabelle di congruità potrà essere assoggettato ad ulteriori verifiche relative al rispetto dei parametri di formazione di costo del lavoro (oneri contributivi/assistenziali, piena applicazione del CCNL, etc) e rispetto ai requisiti di capacità tecnica ed economica dell’Istituto o dell’agenzia. Potrà essere richiesta l’esibizione del DURC e la quietanza di pagamento della fidejussione accesa per la cauzione. E’ vero che verrà garantita la possibilità di fornire controdeduzioni, ma..a buon intenditor poche parole.
PS Tutto questo si legge dalla circolarare del ministero dell’Interno del 30/03/2012
Clicca qui per scaricare la Circ. min Interno 30 marzo 2012 – monitoraggio applicazione DM 269/2010