CCNL vigilanza privata: la risposta di Federsicurezza

14 Nov 2011

di Ilaria Garaffoni

Ci è pervenuta da Federsicurezza la nota che la federazione ha inviato alle parte sindacali a seguito dell’abbandono del tavolo per il rinnovo del CCNL sulla vigilanza privata da parte delle rispettive sigle sindacali. Federsicurezza, aderente a ConfCommercio, raccoglie le associazioni di categoria della vigilanza privata UNIV, AssVigilanza e ANIVP.

Roma 14 Novembre 2011

Ai Segretari Nazionali
Filcams – CGIL Sabina Bigazzi
Fisascat – CISL Vincenzo dell’Orefice
Uiltucs-UIL Parmenio Stroppa

Egregi signori Segretari Generali,

atteso che, a nostro giudizio, l’ultima riunione si è prematuramente chiusa senza la possibilità di definire, seppur con le inevitabili difficoltà, una minima progettualità utile ad approfondire ulteriormente le posizioni e le possibilità di sintesi degli argomenti discussi, riteniamo doveroso riepilogare i termini della posizione espressa dalla commissione trattante come ricevuti dall’Assemblea degli associati UNIV, ASSVIGILANZA, ANIVP (cui ha partecipato anche la rappresentanza ASSOVALORI) tenutasi il 9 novembre.

Tale posizione è stata espressa nell’ottica di poter definire un CCNL che, oltre ad un doveroso aggiornamento delle retribuzioni, permetta altresì un’elaborazione normativa su materie ritenute fondamentali per la necessaria modernizzazione dell’attuale contratto e per proseguire ad assicurare l’erogazione di servizi di vigilanza in linea con le esigenze di mercato.

Tali materie, in estrema sintesi (si rimanda alle bozze di confronto proposte), confermiamo essere:

  • Ridefinizione della classificazione del personale

  • Disciplina dell’orario di lavoro/flessibilità

  • Rimodulazione delle regole relative alle materie demandate alla contrattazione di II° livello

  • Regole per la gestione della carenza di malattia.

Detto questo, non abbiamo mai negato la volontà di poter calibrare, senza però accantonarli o privarli di sostanza, gli argomenti di cui sopra, e neanche non è nostra intenzione postergare sine die la definizione della parte economica; ma resta per noi necessario poter riscontrare una visione maggiormente positiva e coesa al fine di arrivare ad affidamenti più chiari e approfonditi sui punti di merito sopra citati.

Quanto sopra anche alla luce del fatto che l’aumento contrattuale trova per noi un aggancio di calcolo che si fonda su basi matematiche; mentre per altri aspetti relativi sempre alla parte economica non possiamo che renderci disponibili ad una soluzione relativa al pregresso che sia ovviamente sostenibile in ragione dell’attuale drammatica situazione di mercato.

Null’altro ritenendo utile aggiungere per lettera, auspichiamo una calendarizzazione degli incontri.

Per le Associazioni Federate

Il Presidente di Federsicurezza Luigi Gabriele

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