ROMA – Il 21 febbraio Federsicurezza, aderente a Confcommercio, ha incontrato i Segretari generali e i Segretari nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil in merito al rinnovo del CCNL vigilanza privata. Il confronto si è concluso con la riapertura delle trattative assieme a tutte le parti che vorranno far parte del nuovo tavolo di negoziazione.
Federsicurezza ha ribadito di non ritenere praticabile una commistione contrattuale tra Vigilanza privata, scorta e trasporto valori e servizi fiduciari: “la teoria che vuole ‘il nemico in casa per controllarlo meglio‘ non ci convince, né riteniamo credibile l’acrobatico aggancio, tentato da altri fantasisti, ad alcune norme del DM 269/2010 per giustificare tale innesto, che atto invece unicamente ad inquinare la pianta, accelerandone la morte” – dichiara Luigi Gabriele, Presidente di Federsicurezza.
In tema di indennità di vacanza contrattuale, è stato evidenziato che anche recentissime sentenze negano che quanto pattuito da ASSIV-Cooperazione e CIGL-CISL nell’ipotesi contrattuale possa chiudere tombalmente la questione. L’applicazione del contratto potrebbe quindi spalancare le porte ad un fiorire di contenziosi dall’esito probabilmente infausto per gli Istituti di Vigilanza.
Altri contenziosi potrebbero poi nascere dall’introduzione in quel contratto di criteri di demansionamento “totalmente privi di logica contrattuale e assolutamente insoddisfacenti sotto il profilo del contenimento dei costi” – prosegue Gabriele.
Sui costi, è stata anche rappresentata l’incongruità delle tabelle retributive delle “nuove qualifiche” per servizi fiduciari inserite nell’ipotesi di rinnovo (se tale si può definire, considerato che l’ipotesi di contratto è stata siglata da soggetti diversi e tratta una materia distinta da quella regolata fino al 2008).
Federsicurezza ha comunque riconfermato la propria intenzione di riaprire la trattativa con tutte le parti disponibili per il solo rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2008, ossia del CCNL per dipendenti da Istituti di Vigilanza, scorta e trasporto valori, “pronti eventualmente ad estenderlo unicamente alle attività previste dal DM 269/2010 e dall’art. 134 del TULPS”, chiarisce Gabriele, ma non anche ai servizi fiduciari.
Diverse le risposte a caldo dei tre sindacati.
Uiltucs si è dichiarata disponibile a perseguire ogni percorso contrattuale che porti ad una definizione soddisfacente del pregresso ed alla costruzione di nuove regole condivise e guidate da equità.
Fisascat ha invece proposto a Federsicurezza (che ha rifiutato) di sottoscrivere tout-court l’ipotesi di accordo CCNL firmata con ASSIV e Cooperazione.
Filcams ha invece espresso preoccupazione per le conseguenze di una situazione definita “inedita” di divaricazione della rappresentanza datoriale, auspicando la possibilità di individuare delle strade per recuperare omogeneità, pur nell’oggettiva difficoltà di ricomporre una matassa ormai così profondamente intricata.
Dalle risposte formali fornite dalle organizzazioni sindacali nei giorni successivi è scaturito un calendario di incontri per proseguire la trattativa tra le parti che sceglieranno di procedere in tal senso.