Nonostante le ripetute dichiarazioni d’intenti e il clima apparentemente collaborativo, e nonostante le molteplici iniziative di sciopero a livello territoriale, anche l’ultimo incontro (10 gennaio) tra Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL e le associazioni di categoria si è concluso con un nulla di fatto. Manca qualunque presupposto perchè il CCNL Vigilanza Privata e Servizi di sicurezza, scaduto da 7 anni, possa essere rinnovato. Il tavolo di trattativa si è interrotto: si attendono quindi nuove manifestazioni e iniziative.
La rabbia dei sindacati dei lavoratori
“Le associazioni datoriali – si legge in un comunicato Uiltcs – non hanno formulato alcuna nuova proposta per l’aumento salariale, dichiarando di avere necessità di ulteriore confronto al loro interno e con le aziende per comprendere se vi sarà la condizione per avanzarla in un prossimo incontro. La UILTuCS ha preso atto dell’interruzione del negoziato, valutando inammissibile la protrazione inconcludente della trattativa in assenza di proposte su cui confrontarsi per raggiungere l’accordo. Solo ove le associazioni datoriali riterranno di essere in grado di formulare un‘ipotesi migliore della precedente, la UILTuCS sarà disponibile a riprendere il confronto. Conseguentemente, si conferma l’indicazione di proseguire con ogni azione di mobilitazione e vertenziale utile a sostenere il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad un nuovo CCNL”.