Investigatori privati: Licenza, Formazione e Capacità Tecnica (la riforma 2011 in sintesi)

da | 01 Set 2011 | Vigilanza in Tv

Intervista a Gaetano Bernieri, Presidente del Centro Studi Formativi Federpol

Gli investigatori privati sono stati oggetto di un’importante opera di riforma, che investe soprattutto la titolarità della licenza. Vogliamo sintetizzare cosa cambia?


La grande novità del DM 269/2010 è il requisito professionale minimo per ottenere il titolo autorizzatorio, ossia la laurea triennale in una delle aree previste dal DM.

Questo requisito si accompagna, ai fini della capacità tecnica, alla partecipazione ad un corso di perfezionamento teorico-pratico in materia di investigazioni private.
Chi è titolare di licenza da meno di 5 anni rispetto all’entrata in vigore del DM, ai fini dell’equiparazione con le nuove licenze rilasciate ai laureati, dovrà partecipare ad un corso di perfezionamento in materia di investigazioni private.
Comunque tutti gli operatori – a prescindere dal periodo di rilascio della licenza, pre o post DM – sono tenuti alla formazione continua di aggiornamento, da svolgersi obbligatoriamente ogni anno.

Lei ha citato la laurea. Bene, alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cassino sta partendo un corso di perfezionamento in scienze delle investigazioni private. Di cosa si tratta e ha valore ai fini della capacità tecnica?

E’ un corso nato sulla base di quello già effettuato a Campobasso, in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise. Anche questo corso è valido ai fini della capacità tecnica e le materie sono tutte attinenti alle investigazioni private.

Però – a quanto ci risulta – occorre un accredito di matrice ministeriale per validare i percorsi formativi …

L’accredito riguarda gli enti riconosciuti dalle Regioni, mentre le Università (che peraltro sono pienamente rappresentate in seno alla Commissione Consultiva Centrale) non avranno problemi, occupandosi “statutariamente” di somministrare alta formazione in Italia. Inoltre il corso di Cassino rappresenta tutte le discipline civilistiche e penalistiche che riguardano l’attività dell’investigatore privato.

Una curiosità: perché proprio Cassino?

Cassino è un’Università che, come Campobasso, ha subito creduto nel progetto formativo presentato da Federpol. Sul fronte geografico, Cassino è situato in un’area strategica che copre gran parte dell’area centro su tirrenica, mentre Campobasso si estende sull’area centro sud adriatica.
Sono comunque in cantiere altre convenzioni, che col tempo arriveranno a coprire tutto il territorio nazionale. Non solo: sono all’avvio delle partnership che permetteranno di trattare a livello didattico tutte le aree tematiche della sicurezza, inclusa la vigilanza privata, in un percorso formativo a 360 gradi.

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