MILANO (MF-DJ) – I giovani sono le vittime piu’ fragili della crisi economica. Per contrastare questa tendenza sindacati e vertici di Intesa Sanpaolo hanno raggiunto un accordo che prevede 600 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nelle aree geografiche con problemi occupazionali, la conferma di 400 tempi determinati e un numero di assunzioni aggiuntive pari ai prossimi pensionamenti.
Nel dettaglio, la banca aprirà 4 nuovi poli di attività di back office, con assunzioni di apprendisti e cassaintegrati, ai quali verrà applicato il contratto del credito, con una riduzione, per i primi 4 anni, del 20% dello stipendio stabilito dal contratto nazionale e con contribuzione previdenziale, assistenza sanitaria e premio aziendale.
L’accordo, spiega un articolo di MF, è stato firmato da Fabi, Dircredito, Fiba, Sinfub, Silcea, Ugl e Uilca e interesserà le città di Potenza, Lecce, l’Aquila e Torino. La trattativa ha permesso di raggiungere “sostanziali garanzie e tutele” rispetto alla proposta originaria di Intesa Sanpaolo, che prevedeva il solo contratto nazionale decurtato del 20% per i primi 4 anni. Nella versione definitiva la riduzione rimane confermata a fronte della stabilità del posto di lavoro per tutti i nuovi assunti, che avranno il contratto a tempo indeterminato. I nuovi occupati avranno da subito la previdenza aziendale, le prestazioni sanitarie e il premio aziendale oggi previsti per gli altri lavoratori. L’accordo prevede inoltre il rientro in azienda di alcune attività come trasporto valori, archivio e sicurezza che oggi sono appaltate a società esterne con contratti al di fuori del contratto del credito.
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