Torna a far parlare di sè il nostro Bastiancontrario, scatenando nuove reazioni e lettere al Direttore. E’ la volta di Maria Cristina Urbano, Presidente di ASSIV, che riapre il tema della certificazione nella vigilanza privata – di per sè un unicum per il solo fatto di essere imposta, dunque lontana da quella finalità di miglioramento continuo che sta alla base delle certificazioni di qualità. Un difetto genetico che si è accompagnato, in questi anni, alla mancanza di una guida costante del Ministero dell’Interno, che ha spesso portato il circolo della certificazione da virtuoso – almeno sulla carta – a diventare vizioso.